Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

LA TERAPIA ANTIBIOTICA NEI PAZIENTI POST-ESTRATTI

FERRIERI ALESSANDRA BARI(BARI) – A.O.U.C Policlinico di Bari- U.O.C. Cardiologia Ospedaliera | Pastore Ilenia Bari(Bari) – A.O.U.C Policlinico di Bari- U.O.C. Cardiologia Ospedaliera | CARRETTA DOMENICO MARIA BARI(BARI) – A.O.U.C Policlinico di Bari- U.O.C. Cardiologia Ospedaliera

Introduzione

Con l’aumentare delle complicanze associate all’impianto di pacemaker e defibrillatori, è aumentato il numero di pazienti che vanno incontro ad estrazione transvenosa di elettrocateteri in seguito ad infezione degli stessi. Spesso, nei pazienti pacemaker dipendenti vi è il problema di dover effettuare un reimpianto precoce dopo l’estrazione. Questo studio si pone l’obiettivo di valutare l’incidenza di reinfezione nei pazienti post-estratti trattati con terapia antibiotica e reimpiantati con un secondo device

Materiali e Metodi di studio

Per dimostrare la riduzione delle recidive di infezione è stato fatto un follow-up di tutti i pazienti estratti nel nostro centro, differenziando tra i pazienti reimpiantati con un secondo dispositivo che sono stati sottoposti ad una terapia antibiotica mirata pre e post intervento ed i pazienti reimpiantati senza copertura antibiotica mirata pre-estrazione per la mancata individuazione di un germe specifico

Risultati dello studio

Sono state considerate 184 procedure di estrazione di device eseguite per infezione nel nostro centro. In 100 pazienti si è presentata la necessità di reimpiantare un secondo device contestualmente alla procedura di estrazione. Tra questi pazienti, 33, in cui era noto il germe dell’infezione, sono stati trattati con terapia antibiotica pre e post procedura, mentre in 24 pazienti non è stata effettuata nessuna terapia antibiotica pre-estrazione in quanto sprovvisti di un antibiotico mirato ed in attesa di positività all’emocolture. 4 pazienti invece sono stati trattati con terapia empirica, aggiornata poi post-estrazione a seguito dei risultati delle analisi del materiale estratto. Successivamente è stato eseguito un follow-up per valutare eventuali recidive di infezioni ed è emerso che: si è presentata una recidiva di infezione nel 6% dei pazienti trattati con antibiotico mirato pre e post estrazione e nel 4% dei pazienti trattati con antibiotico solo post-estrazione. Dei 4 pazienti trattati con terapia antibiotica empirica, in 1 c’è stata una recidiva infezione.

Conclusioni

Da questo studio è stato possibile dimostrare che una terapia antibiotica mirata ha ugualmente permesso di limitare le infezioni a breve e lungo termine anche nei pazienti che, non presentando emocolture positive prima della procedura di estrazione, hanno eseguito la terapia solo a seguito dei risultati ottenuti dal materiale estratto, senza l’utilizzo di una terapia antibiotica empirica.