Introduzione: I farmaci inibitori di BCR-ABL (TKIs), utilizzati nel trattamento della Leucemia Mieloide Cronica (LMC) possono provocare effetti tossici cardiovascolari. Obiettivo: valutare l'utilità del nuovo modello di valutazione del rischio cardiovascolare proposto nel 2020 dal gruppo di studio di Cardio-Oncologia HFA dell’ESC/ICOS per stratificare il rischio cardiovascolare basale nei pazienti con LMC, rispetto allo SCORE. Metodi: studio osservazionale e retrospettivo. Sono stati arruolati 58 pazienti con LMC trattati con TKIs per un periodo mediano di 43 ± 31 mesi e sono stati suddivisi in gruppi in base al rischio cardiovascolare stimato attraverso lo SCORE e con il nuovo modello ESC/ICOS. Risultati: utilizzando lo SCORE, il 46% dei pazienti era a rischio cardiovascolare alto e molto alto (gruppo A1), il 54% a rischio basso e moderato (B1). Secondo il sistema ESC/ICOS, il 60% era a rischio cardiovascolare alto e molto alto ( A2) ed il 40% era a rischio basso e moderato (B2). Sono stati valutati 21 eventi avversi in corso di terapia: 2 sindrome coronarica acuta, 5 sindrome coronarica cronica, 6 arteriopatia obliterante periferica, 8 aterosclerosi carotidea di nuova insorgenza o progressione di patologia pre-esistente, 2 fibrillazione atriale, 9 ipertensione arteriosa, 2 ipertensione polmonare. Una percentuale di eventi avversi cardiovascolari complessivi significativamente più elevata è stata riscontrata nel gruppo A1 (p value = 0,0003), ma considerando separatamente l'insorgenza di ischemia miocardica e di arteriopatia periferica la loro incidenza non differiva in maniera statisticamente significativa tra i gruppi A1 e B1. Valutando, invece, i pazienti in base al nuovo modello ICOS, nel gruppo A2 l'incidenza degli eventi avversi cardiovascolari considerati sia complessivamente (p value = 0,0004) che singolarmente (p value = 0,01 e 0,03) risultava essere significativamente più elevata rispetto al B2. Inoltre il nuovo modello si è rivelato significativamente più sensibile rispetto allo SCORE tradizionale (p value = 0,0004) Conclusione: è stata dimostrata la maggiore sensibilità ed efficacia del nuovo modello di stratificazione di rischio cardiovascolare proposto dall’ESC/ICOS nell’individuare i pazienti a rischio di cardiotossicità. Pertanto questo sistema dovrebbe essere utilizzato in tutti i pazienti oncoematologici prima di iniziare un trattamento potenzialmente cardiotossico.