Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P132

NUOVO SISTEMA DI STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE NEI PAZIENTI CON LMC

D. Di Lisi, C. Madaudo, G. Alagna, M. Santoro, S. Siragusa, G. Damerino, G. Gambino, L. Rossetto, G. Novo
U.O.C CARDIOLOGIA POLICLINICO “P. GIACCONE” PALERMO, U.O.C CARDIOLOGIA POLICLINICO “P. GIACCONE” PALERMO, U.O.C CARDIOLOGIA POLICLINICO “P. GIACCONE” PALERMO, U.O.C EMATOLOGIA POLICLINICO “P. GIACCONE” PALERMO, U.O.C EMATOLOGIA POLICLINICO “P. GIACCONE” PALERMO, U.O.C CARDIOLOGIA POLICLINICO “P. GIACCONE” PALERMO, U.O.C CARDIOLOGIA POLICLINICO “P. GIACCONE” PALERMO, U.O.C CARDIOLOGIA POLICLINICO “P. GIACCONE” PALERMO, U.O.C CARDIOLOGIA POLICLINICO “P. GIACCONE” PALERMO

Introduzione: I farmaci inibitori di BCR-ABL (TKIs), utilizzati nel trattamento della Leucemia Mieloide Cronica (LMC) possono provocare effetti tossici cardiovascolari.  Obiettivo: valutare l'utilità del nuovo modello di valutazione del rischio cardiovascolare proposto nel 2020 dal gruppo di studio di Cardio-Oncologia HFA dell’ESC/ICOS  per stratificare il rischio cardiovascolare basale nei pazienti con LMC, rispetto allo SCORE. Metodi:  studio osservazionale e retrospettivo. Sono stati arruolati 58 pazienti con LMC trattati con TKIs per un periodo mediano di 43 ± 31 mesi e sono stati suddivisi in gruppi in base al rischio cardiovascolare stimato attraverso lo SCORE e con il nuovo modello ESC/ICOS. Risultati: utilizzando lo SCORE, il 46% dei pazienti era a rischio cardiovascolare alto e molto alto (gruppo A1), il 54%  a rischio basso e moderato (B1). Secondo il sistema ESC/ICOS, il 60% era a rischio cardiovascolare alto e molto alto ( A2) ed il 40% era a rischio basso e moderato (B2).  Sono stati valutati 21 eventi avversi in corso di terapia: 2 sindrome coronarica acuta, 5 sindrome coronarica cronica, 6 arteriopatia obliterante periferica, 8 aterosclerosi carotidea di nuova insorgenza o progressione di patologia pre-esistente, 2 fibrillazione atriale, 9 ipertensione arteriosa, 2 ipertensione polmonare. Una percentuale di eventi avversi cardiovascolari complessivi significativamente più elevata è stata riscontrata nel gruppo A1 (p value = 0,0003), ma considerando separatamente l'insorgenza di ischemia miocardica e di arteriopatia periferica la loro incidenza non differiva in maniera statisticamente significativa tra i gruppi A1 e B1. Valutando, invece, i pazienti in base al nuovo modello ICOS, nel gruppo A2 l'incidenza degli eventi avversi cardiovascolari considerati sia complessivamente (p value = 0,0004) che singolarmente (p value = 0,01 e 0,03) risultava essere significativamente più elevata rispetto al B2. Inoltre il nuovo modello si è rivelato significativamente più sensibile rispetto allo SCORE tradizionale (p value = 0,0004)  Conclusione: è stata dimostrata la maggiore sensibilità ed efficacia del nuovo modello di stratificazione di rischio cardiovascolare proposto dall’ESC/ICOS nell’individuare i pazienti a rischio di cardiotossicità. Pertanto questo sistema dovrebbe essere utilizzato in tutti i pazienti oncoematologici prima di iniziare un trattamento potenzialmente cardiotossico.