Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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UN RARO CASO DI AMPIO PSEUDOANEURISMA POSTINFARTUALE DEL VENTRICOLO SINISTRO TRATTATO IN MANIERA CONSERVATIVA

M. C. Di Saverio , C. Massacesi, M. Rolando, B. Iadanza Lanzaro, A. Marrangoni, G. Gregori, C. Napoletano, L. Marini, A. Gennarelli
U.O.C. CARDIOLOGIA UTIC O.C. MARIA SS DELLO SPLENDORE, U.O.C. CARDIOLOGIA UTIC O.C. MARIA SS DELLO SPLENDORE, U.O.C. CARDIOLOGIA UTIC O.C. MARIA SS DELLO SPLENDORE, U.O.C. CARDIOLOGIA UTIC O.C. MARIA SS DELLO SPLENDORE, U.O.C. CARDIOLOGIA UTIC ED EMODINAMICA O.C. G. MAZZINI, U.O.C. CARDIOLOGIA UTIC O.C. MARIA SS DELLO SPLENDORE, U.O.C. CARDIOLOGIA UTIC ED EMODINAMICA O.C. G. MAZZINI, U.O.C. CARDIOLOGIA UTIC O.C. MARIA SS DELLO SPLENDORE, U.O.C. RADIOLOGIA E RMN O.C. G. MAZZINI TERAMO

Introduzione: Lo pseudoaneurisma del ventricolo sinistro è una rara complicanza dell’infarto miocardico, la cui storia naturale rimane non chiaramente definita. L’imaging non invasivo ha migliorato le capacità di detezione e diagnosi differenziale con l’aneurisma. Presentiamo un caso di un ampio pseudoaneurisma ventricolare sinistro post-infartuale, trattato in maniera conservativa. Caso clinico: Una donna di 81 anni, afferiva al PS per dispnea e dolore all’emitorace destro ed epigastrico. In anamnesi: sindrome coronarica cronica, già sottoposta a BPAC; recente STEMI inferiore complicato da  BAV completo, con tentativo inefficace di riperfusione di Cdx e impianto di PMK bicamerale; FA parossistica in profilassi antitrombotica con DOAC. L’ECG mostrava tachicardia sinusale, FC 114 bpm, complessi ventricolari elettroindotti. Obiettivamente si rilevavano fini crepitazioni bibasilari. L’RX torace mostrava congestione polmonare. L’esame ecocardiografico rilevava: ventricolo sinistro con rimodellamento eccentrico e severa depressione della funzione contrattile (FE 35%), grossolana neocamera in comunicazione con il segmento basale della parete inferiore (D: 6.4 cm x 4.9 cm). Lo stretto colletto, con rapporto < 0.5 tra diametro orifizio di ingresso/diametro neocamera, deponeva per pseudoaneurisma. Veniva posta diagnosi presuntiva di SCA-NSTEMI (picco usTnT: 344 pg/mL, VN: 0-15 pg/mL) compliacata da scompenso cardiaco. Mediante terapia diuretica si otteneva progressivo miglioramento del compenso. Per definizione diagnostica, si effettuava TC torace cardio-sincronizzata con MdC. L’esame confermava la voluminosa neocamera di natura pseudoaneurismatica in corrispondenza dei segmenti medio-basali della parete inferiore ed inferosettale, con pareti assottigliate ed effetto massa sulla vena cardiaca magna ed evidenziava la pervietà dei bypass. Il graft venoso per RMO risultava distante 5 mm dalla superficie sternale posteriore. Discusso collegialmente il caso in Heart Team, per l’elevato rischio operatorio, si scartava l’opzione chirurgica e si decideva per terapia conservativa. Si titolava betabloccante, si introduceva ranolazina, si implementava la terapia anti-scompenso, introducendo ARNI. La paziente è stata dimessa a domicilio, è in follow-up presso l’ambulatorio per scompenso cardiaco. A un mese dalla dimissione presenta classe funzionale NYHA II ed è asintomatica per angor. Le dimensioni pseudoaneurismatiche sono invariate al controllo ecocardiografico.