Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

ESTRAZIONE COMPLESSA DI ELETTROCATETERI: UN APPROCCIO PERCUTANEO MULTIDISCIPLINARE

Taravelli Erika Cuneo (Cuneo) – Ospedale Santa Croce E Carle | Peirone Andrea Cuneo (Cuneo) – Ospedale Santa Croce E Carle | Menardi Endrj Cuneo (Cuneo) – Ospedale Santa Croce E Carle | Fratini Emma Cuneo (Cuneo) – Ospedale Santa Croce E Carle | Balderi Alberto Cuneo (Cuneo) – Ospedale Santa Croce E Carle | Rossini Roberta Cuneo (Cuneo) – Ospedale Santa Croce E Carle

INTRODUZIONE: l’infezione rappresenta una delle piu’ gravi complicanze dei sistemi cardiaci impiantabili (ICD e PM) e si associa ad un aumento della mortalità e ad un notevole dispendio di risorse finanziarie. L’incidenza, che varia da 0.6 a 3.4%, dipende dalle caratteristiche del paziente, dal tipo di sistema impiantato e da fattori legati alla procedura stessa. Quando diagnosticata, è raccomandata l’estrazione del sistema.

Paziente di 77 anni, iperteso, obeso, ex tabagista, affetto da cardiopatia ischemica cronica e portatore di PM bicamerale dal 2019 per BAV III grado. A giugno 2022 decubito della tasca. Data la negatività degli esami colturali e l’assenza di febbre, si è deciso di adottare un approccio conservativo attraverso curettage della tasca e riposizionamento del dispositivo a livello sottomuscolare. Dopo circa un mese ricomparsa di decubito con esposizione della cassa del PM, per cui si è proceduto ad estrazione completa degli elettrocateteri e rimozione del device. L’intervento, eseguito in anestesia generale, è stato complicato da frattura di entrambi gli elettrocateteri a livello della vena anonima. Mediante introduzione di laccio dedicato attraverso vena femorale destra, è stato possibile estrarre con successo il moncone di elettrocatetere ventricolare.  Durante la ricattura del moncone atriale, migrazione dello stesso in ventricolo destro e poi nel circolo polmonare fino ad un ramo terminale dell’arteria polmonare destra. Il recupero di tale moncone è stato possibile grazie all’ausilio dei radiologi interventisti e mediante l’utilizzo di materiale dedicato (catetere a laccio Gooseneck). Successivo impianto di PM temporaneo per via giugulare destra data l’assenza di ritmo spontaneo sottostante.

CONCLUSIONI: l’intervento di estrazione di CIED è gravato da un elevato rischio di complicanze anche gravi, tra le quali la rottura degli elettrocateteri e l’embolizzazione distale di frammenti. Un approccio multidisciplinare con condivisione di scelte e tecniche ha permesso la risoluzione percutanea di un quadro complesso.