Donna di 45 anni, sovrappeso, ipertesa in terapia. Accedeva in Pronto Soccorso per cardiopalmo parossistico ed iperpiressia con elettrocardiogramma negativo. All’ingresso esami ematochimici lieve leucocitosi neutrofila, negativi i markers di miocardio-cito-necrosi. Negativa la radiografia del torace. All'ecocardiogramma fast bed-side: conservata funzione sistolica biventricolare, assenza di valvulopatie di rilievo e sospetta massa endoatriale sinistra, lineare e mobile. Nel sospetto di vegetazione endocardica si eseguiva ecocardiogramma trans-toracico e trans-esofageo in 2D e 3D (figure 1 e 2) con riscontro di: ventricolo sinistro con rimodellamento concentrico (iLVmass 62 g/m2; RWT 0.45) con conservata funzione sistolica biventricolare (LVEF secondo Simpson biplano 70%; FAC 50%). Vaso aortico di normali dimensioni. Valvola aortica tricuspide con normale flussimetria. Valvola mitralica continente e normoconformata. Assenza di ipertensione polmonare. Setto inter-atriale integro. Auricola libera. Scollamento pericardico non emodinamicamente significativo. Evidenza di membrana mobile, a 2.11 cm dal piano anulare mitralico, che divide l’atrio di sinistra in due camere comunicanti, con una larga fenestrazione, senza ostruzione al flusso trans-mitralico, ascrivibile in prima ipotesi a cor triatrium sinister. In questo caso, si escludeva lla prima ipotesi diagnostica di vegetazione (emocolture negative) e la successiva ipotesi diagnostica di anello sopravalvolare mitralico, considerata la posizione dell’auricola sinistra nella camera atriale antero-inferiore. Veniva eseguita altresì RM cardiaca (figura 3) (sequenze utilizzate SSFP-FIESTA, IR-GRE T1, STIR T2) che confermava: atrio sinistro diviso in due compartimenti da una sottile rima isointensa (sequenze Fiesta), a partenza dal ‘warfarin ridge’ tra lo sbocco della vena polmonare superiore di sinistra e l’auricola sinistra, fino alla fossa ovale del setto inter-atriale, incompleta nella sua porzione infero-laterale. Non altre anomalie congenite, in particolare non anomalie del ritorno venoso. Grading IA secondo la classificazione di Lucas. Non si evidenziava fibrosi/necrosi nelle sequenze tardive IR-GRE T1 dopo somministrazione di gadolinio e neppure edema nelle Triple T2, escludendo i segni di miocardite. Data la diagnosi di cor triatrium sinister non ostruttivo, non veniva posta indicazione cardiochirurgica e la paziente veniva dimessa dopo risoluzione dello stato infettivo senza complicazioni.