Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P109

RIDUZIONE DELLA RISERVA DI FLUSSO CORONARICO E MORTALITÀ CARDIOVASCOLARE, MORTALITÀ PER NEOPLASIA E MORTALITÀ PER TUTTE LE CAUSE.

D. Tuttolomondo, S. Suma, A. Botti, N. Gaibazzi
UOC CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERISTARIA MAGGIORE DI PARMA, UOC CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERISTARIA MAGGIORE DI PARMA, UOC CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERISTARIA MAGGIORE DI PARMA, RESPONSABILE COORDINAMENTO IMAGING CARDIOVASCOLARE AVANZATO, UOC CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERISTARIA MAGGIORE DI PARMA

Background: La stima della riserva del flusso coronarico (CFVR) dell'arteria discendente anteriore durante l'ecocardiografia da stress farmacologico con Dipiridamolo ad alte dosi permette di valutare funzionalmente sia le arterie coronarie epicardiche che il microcircolo ed è inversamente correlata all'infiammazione sistemica cronica, alla disfunzione microvascolare ed all'aterosclerosi coronarica. Le alterazioni del microcircolo coronarico e la flogosi sia localizzata che sistemica sono meccanismi comuni implicati nell'eziopatogenesi di patologie cardiovascolari (CV) e non.

Methods: 1002 pazienti sono stati sottoposti ad ecostress farmacologico; sono stati raccolti i dati clinici, ecocardiografici ed i dati inerenti le anomalie indotte della cinetica regionale (RWMA) e la CFVR; i pazienti sono stati seguiti nel tempo con un follow-up medio di 8,2 anni. Il valore prognostico della RWMA e della CFVR è stato testato in modo indipendente rispetto alla mortalità: (I) per tutte le cause; (II) per cause CV; (III) secondaria a neoplasia; (IV) secondaria a cause non CV e non neoplastiche (NCVNC). Al fine di eliminare il bias derivante dalla presenza di patologia aterosclerotica coronarica significativa come fattore confondente nella valutazione della potenziale associazione tra CFVR e mortalità è stato analizzato un sottogruppo di pazienti negativi per RWMA che non sono stati sottoposti a procedure di rivascolarizzazione miocardica durante il follow-up (n = 752).

Results: 161 pazienti (16%) sono deceduti; 63 decessi sono secondari a causa CV (39%), 52 secondari a neoplasia (32%) e 46 (29%) per cause NCVNC. La RWMA predice la mortalità CV ma non è stata rilevata alcuna associazione rispetto alla mortalità per cancro e NCVNC. La presenza di CFVR < 2 è associata in modo significativo a tutte le categorie di mortalità causa-specifica indagate. I pazienti con CFVR < 2 hanno una mortalità CV, per neoplastia e NCVNC a 8 anni rispettivamente del 14,6%, 10,3% e del 9,5% differentemente dai pazienti con CFVR >2 che presentano una mortalità CV, per cancro e NCVNC del 1,2%, 0,4% e 1,5%.

Conclusions: nei pazienti sottoposti ad ecocardiogramma da stress per sospetta patologia coronarica la riduzione di CFVR è associata in modo indipendente a morte per cause CV, cancro e NCVNC. La stima della CFVR è un fattore di rischio ed è un fattore predittivo rispetto alla mortalità per molteplici cause.Background: La stima della riserva del flusso coronarico (CFVR) dell'arteria discendente anteriore durante l'ecocardiografia da stress farmacologico con Dipiridamolo ad alte dosi permette di valutare funzionalmente sia le arterie coronarie epicardiche che il microcircolo ed è inversamente correlata all'infiammazione sistemica cronica, alla disfunzione microvascolare ed all'aterosclerosi coronarica. Le alterazioni del microcircolo coronarico e la flogosi sia localizzata che sistemica sono meccanismi comuni implicati nell'eziopatogenesi di patologie cardiovascolari (CV) e non.

Methods: 1002 pazienti sono stati sottoposti ad ecostress farmacologico; sono stati raccolti i dati clinici, ecocardiografici ed i dati inerenti le anomalie indotte della cinetica regionale (RWMA) e la CFVR; i pazienti sono stati seguiti nel tempo con un follow-up medio di 8,2 anni. Il valore prognostico della RWMA e della CFVR è stato testato in modo indipendente rispetto alla mortalità: (I) per tutte le cause; (II) per cause CV; (III) secondaria a neoplasia; (IV) secondaria a cause non CV e non neoplastiche (NCVNC). Al fine di eliminare il bias derivante dalla presenza di patologia aterosclerotica coronarica significativa come fattore confondente nella valutazione della potenziale associazione tra CFVR e mortalità è stato analizzato un sottogruppo di pazienti negativi per RWMA che non sono stati sottoposti a procedure di rivascolarizzazione miocardica durante il follow-up (n = 752).

Results: 161 pazienti (16%) sono deceduti; 63 decessi sono secondari a causa CV (39%), 52 secondari a neoplasia (32%) e 46 (29%) per cause NCVNC. La RWMA predice la mortalità CV ma non è stata rilevata alcuna associazione rispetto alla mortalità per cancro e NCVNC. La presenza di CFVR < 2 è associata in modo significativo a tutte le categorie di mortalità causa-specifica indagate. I pazienti con CFVR < 2 hanno una mortalità CV, per neoplastia e NCVNC a 8 anni rispettivamente del 14,6%, 10,3% e del 9,5% differentemente dai pazienti con CFVR >2 che presentano una mortalità CV, per cancro e NCVNC del 1,2%, 0,4% e 1,5%.

Conclusions: nei pazienti sottoposti ad ecocardiogramma da stress per sospetta patologia coronarica la riduzione di CFVR è associata in modo indipendente a morte per cause CV, cancro e NCVNC. La stima della CFVR è un fattore di rischio ed è un fattore predittivo rispetto alla mortalità per molteplici cause.Background: La stima della riserva del flusso coronarico (CFVR) dell'arteria discendente anteriore durante l'ecocardiografia da stress farmacologico con Dipiridamolo ad alte dosi permette di valutare funzionalmente sia le arterie coronarie epicardiche che il microcircolo ed è inversamente correlata all'infiammazione sistemica cronica, alla disfunzione microvascolare ed all'aterosclerosi coronarica. Le alterazioni del microcircolo coronarico e la flogosi sia localizzata che sistemica sono meccanismi comuni implicati nell'eziopatogenesi di patologie cardiovascolari (CV) e non.

Methods: 1002 pazienti sono stati sottoposti ad ecostress farmacologico; sono stati raccolti i dati clinici, ecocardiografici ed i dati inerenti le anomalie indotte della cinetica regionale (RWMA) e la CFVR; i pazienti sono stati seguiti nel tempo con un follow-up medio di 8,2 anni. Il valore prognostico della RWMA e della CFVR è stato testato in modo indipendente rispetto alla mortalità: (I) per tutte le cause; (II) per cause CV; (III) secondaria a neoplasia; (IV) secondaria a cause non CV e non neoplastiche (NCVNC). Al fine di eliminare il bias derivante dalla presenza di patologia aterosclerotica coronarica significativa come fattore confondente nella valutazione della potenziale associazione tra CFVR e mortalità è stato analizzato un sottogruppo di pazienti negativi per RWMA che non sono stati sottoposti a procedure di rivascolarizzazione miocardica durante il follow-up (n = 752).

Results: 161 pazienti (16%) sono deceduti; 63 decessi sono secondari a causa CV (39%), 52 secondari a neoplasia (32%) e 46 (29%) per cause NCVNC. La RWMA predice la mortalità CV ma non è stata rilevata alcuna associazione rispetto alla mortalità per cancro e NCVNC. La presenza di CFVR < 2 è associata in modo significativo a tutte le categorie di mortalità causa-specifica indagate. I pazienti con CFVR < 2 hanno una mortalità CV, per neoplastia e NCVNC a 8 anni rispettivamente del 14,6%, 10,3% e del 9,5% differentemente dai pazienti con CFVR >2 che presentano una mortalità CV, per cancro e NCVNC del 1,2%, 0,4% e 1,5%.

Conclusions: nei pazienti sottoposti ad ecocardiogramma da stress per sospetta patologia coronarica la riduzione di CFVR è associata in modo indipendente a morte per cause CV, cancro e NCVNC. La stima della CFVR è un fattore di rischio ed è un fattore predittivo rispetto alla mortalità per molteplici cause.Background: La stima della riserva del flusso coronarico (CFVR) dell'arteria discendente anteriore durante l'ecocardiografia da stress farmacologico con Dipiridamolo ad alte dosi permette di valutare funzionalmente sia le arterie coronarie epicardiche che il microcircolo ed è inversamente correlata all'infiammazione sistemica cronica, alla disfunzione microvascolare ed all'aterosclerosi coronarica. Le alterazioni del microcircolo coronarico e la flogosi sia localizzata che sistemica sono meccanismi comuni implicati nell'eziopatogenesi di patologie cardiovascolari (CV) e non.

Methods: 1002 pazienti sono stati sottoposti ad ecostress farmacologico; sono stati raccolti i dati clinici, ecocardiografici ed i dati inerenti le anomalie indotte della cinetica regionale (RWMA) e la CFVR; i pazienti sono stati seguiti nel tempo con un follow-up medio di 8,2 anni. Il valore prognostico della RWMA e della CFVR è stato testato in modo indipendente rispetto alla mortalità: (I) per tutte le cause; (II) per cause CV; (III) secondaria a neoplasia; (IV) secondaria a cause non CV e non neoplastiche (NCVNC). Al fine di eliminare il bias derivante dalla presenza di patologia aterosclerotica coronarica significativa come fattore confondente nella valutazione della potenziale associazione tra CFVR e mortalità è stato analizzato un sottogruppo di pazienti negativi per RWMA che non sono stati sottoposti a procedure di rivascolarizzazione miocardica durante il follow-up (n = 752).

Results: 161 pazienti (16%) sono deceduti; 63 decessi sono secondari a causa CV (39%), 52 secondari a neoplasia (32%) e 46 (29%) per cause NCVNC. La RWMA predice la mortalità CV ma non è stata rilevata alcuna associazione rispetto alla mortalità per cancro e NCVNC. La presenza di CFVR < 2 è associata in modo significativo a tutte le categorie di mortalità causa-specifica indagate. I pazienti con CFVR < 2 hanno una mortalità CV, per neoplastia e NCVNC a 8 anni rispettivamente del 14,6%, 10,3% e del 9,5% differentemente dai pazienti con CFVR >2 che presentano una mortalità CV, per cancro e NCVNC del 1,2%, 0,4% e 1,5%.

Conclusions: nei pazienti sottoposti ad ecocardiogramma da stress per sospetta patologia coronarica la riduzione di CFVR è associata in modo indipendente a morte per cause CV, cancro e NCVNC. La stima della CFVR è un fattore di rischio ed è un fattore predittivo rispetto alla mortalità per molteplici cause.Background: La stima della riserva del flusso coronarico (CFVR) dell'arteria discendente anteriore durante l'ecocardiografia da stress farmacologico con Dipiridamolo ad alte dosi permette di valutare funzionalmente sia le arterie coronarie epicardiche che il microcircolo ed è inversamente correlata all'infiammazione sistemica cronica, alla disfunzione microvascolare ed all'aterosclerosi coronarica. Le alterazioni del microcircolo coronarico e la flogosi sia localizzata che sistemica sono meccanismi comuni implicati nell'eziopatogenesi di patologie cardiovascolari (CV) e non.

Methods: 1002 pazienti sono stati sottoposti ad ecostress farmacologico; sono stati raccolti i dati clinici, ecocardiografici ed i dati inerenti le anomalie indotte della cinetica regionale (RWMA) e la CFVR; i pazienti sono stati seguiti nel tempo con un follow-up medio di 8,2 anni. Il valore prognostico della RWMA e della CFVR è stato testato in modo indipendente rispetto alla mortalità: (I) per tutte le cause; (II) per cause CV; (III) secondaria a neoplasia; (IV) secondaria a cause non CV e non neoplastiche (NCVNC). Al fine di eliminare il bias derivante dalla presenza di patologia aterosclerotica coronarica significativa come fattore confondente nella valutazione della potenziale associazione tra CFVR e mortalità è stato analizzato un sottogruppo di pazienti negativi per RWMA che non sono stati sottoposti a procedure di rivascolarizzazione miocardica durante il follow-up (n = 752).

Results: 161 pazienti (16%) sono deceduti; 63 decessi sono secondari a causa CV (39%), 52 secondari a neoplasia (32%) e 46 (29%) per cause NCVNC. La RWMA predice la mortalità CV ma non è stata rilevata alcuna associazione rispetto alla mortalità per cancro e NCVNC. La presenza di CFVR < 2 è associata in modo significativo a tutte le categorie di mortalità causa-specifica indagate. I pazienti con CFVR < 2 hanno una mortalità CV, per neoplastia e NCVNC a 8 anni rispettivamente del 14,6%, 10,3% e del 9,5% differentemente dai pazienti con CFVR >2 che presentano una mortalità CV, per cancro e NCVNC del 1,2%, 0,4% e 1,5%.

Conclusions: nei pazienti sottoposti ad ecocardiogramma da stress per sospetta patologia coronarica la riduzione di CFVR è associata in modo indipendente a morte per cause CV, cancro e NCVNC. La stima della CFVR è un fattore di rischio ed è un fattore predittivo rispetto alla mortalità per molteplici cause.Background: La stima della riserva del flusso coronarico (CFVR) dell'arteria discendente anteriore durante l'ecocardiografia da stress farmacologico con Dipiridamolo ad alte dosi permette di valutare funzionalmente sia le arterie coronarie epicardiche che il microcircolo ed è inversamente correlata all'infiammazione sistemica cronica, alla disfunzione microvascolare ed all'aterosclerosi coronarica. Le alterazioni del microcircolo coronarico e la flogosi sia localizzata che sistemica sono meccanismi comuni implicati nell'eziopatogenesi di patologie cardiovascolari (CV) e non.

Methods: 1002 pazienti sono stati sottoposti ad ecostress farmacologico; sono stati raccolti i dati clinici, ecocardiografici ed i dati inerenti le anomalie indotte della cinetica regionale (RWMA) e la CFVR; i pazienti sono stati seguiti nel tempo con un follow-up medio di 8,2 anni. Il valore prognostico della RWMA e della CFVR è stato testato in modo indipendente rispetto alla mortalità: (I) per tutte le cause; (II) per cause CV; (III) secondaria a neoplasia; (IV) secondaria a cause non CV e non neoplastiche (NCVNC). Al fine di eliminare il bias derivante dalla presenza di patologia aterosclerotica coronarica significativa come fattore confondente nella valutazione della potenziale associazione tra CFVR e mortalità è stato analizzato un sottogruppo di pazienti negativi per RWMA che non sono stati sottoposti a procedure di rivascolarizzazione miocardica durante il follow-up (n = 752).

Results: 161 pazienti (16%) sono deceduti; 63 decessi sono secondari a causa CV (39%), 52 secondari a neoplasia (32%) e 46 (29%) per cause NCVNC. La RWMA predice la mortalità CV ma non è stata rilevata alcuna associazione rispetto alla mortalità per cancro e NCVNC. La presenza di CFVR < 2 è associata in modo significativo a tutte le categorie di mortalità causa-specifica indagate. I pazienti con CFVR < 2 hanno una mortalità CV, per neoplastia e NCVNC a 8 anni rispettivamente del 14,6%, 10,3% e del 9,5% differentemente dai pazienti con CFVR >2 che presentano una mortalità CV, per cancro e NCVNC del 1,2%, 0,4% e 1,5%.

Conclusions: nei pazienti sottoposti ad ecocardiogramma da stress per sospetta patologia coronarica la riduzione di CFVR è associata in modo indipendente a morte per cause CV, cancro e NCVNC. La stima della CFVR è un fattore di rischio ed è un fattore predittivo rispetto alla mortalità per molteplici cause.