Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P105

A MARBLE ON THE MITRAL VALVE: UNA “MISTERIOSA” MASSA MITRALICA

D. Cosmi, M. Buccolieri, E. A. Capponi, T. Di Pasquale, U. Da Col, A. Murrone
CARDIOLOGIA, OSPEDALE DI GUBBIO E GUALDO TADINO, CARDIOLOGIA, OSPEDALE DI GUBBIO E GUALDO TADINO, CARDIOLOGIA, OSPEDALE DI GUBBIO E GUALDO TADINO, CARDIOLOGIA, OSPEDALE DI GUBBIO E GUALDO TADINO, CARDIOCHIRURGIA, OSPEDALE SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA, CARDIOLOGIA, OSPEDALE DI GUBBIO E GUALDO TADINO

Una donna di 70 anni si ricoverava per insufficienza cardiaca acuta in corso di recidiva di fibrillazione atriale ad elevata risposta ventricolare. In anamnesi presentava pregresso episodio di fibrillazione atriale trattato con cardioversione elettrica, due attacchi ischemici transitori (TIA), l’ultimo due mesi prima del ricovero. La paziente aveva sempre rifiutato la terapia anticoagulante orale. All'ecocardiogramma transtoracico si riscontrava una formazione tondeggiante, a margini regolari, di 20×19 mm, isoecogena e scarsamente mobile, adesa al versante atriale dell’annulus e del lembo posteriore mitralico, confermata all'ecocardiogramma transesofageo (fig 1,2). La formazione non determinava ostruzione né insufficienza mitralica significative. L’atrio sinistro appariva marcatamente dilatato, con moderato ecocontrasto spontaneo all’interno. In auricola sinistra non si evidenziavano trombi, e non vi erano altri reperti di rilievo. Gli indici di flogosi e le emocolture seriate prelevate durante il ricovero risultavano negative; l'ipotesi più probabile appariva quella di tumore benigno su valvola mitrale. Allo scopo di chiarire la diagnosi e in considerazione dell’elevato rischio di embolizzazione (pregressi TIA e grandi dimensioni della massa), si effettuava intervento cardiochirurgico di exeresi della formazione (fig 3), resezione quadrangolare del lembo mitralico posteriore e sliding e annuloplastica mitralica. La massa appariva rosso-brunastra, a superfice liscia, di consistenza solida e compatta. L’istologia evidenziava la presenza di globuli rossi e piastrine misti a vasi e tessuto di granulazione, con una parete costituita da tessuto connettivale. La diagnosi differenziale era dunque tra una “blood cyst” o una trombosi su valvola mitralica nativa. Le blood cysts sono più comunemente congenite e scompaiono spontaneamente durante l'infanzia. Hanno un contenuto fluido o semifluido, ed ecograficamente appaiono come masse a contenuto anecogeno o ipoecogeno, circondate da una parete sottile. La trombosi su valvola mitralica nativa è anch’essa un evento infrequente, ma descritto in letteratura, in particolare in presenza di stati ipercoagulativi, stenosi mitralica, fibrillazione atriale. I trombi hanno un’ecogenicità ed omogeneità variabile a seconda dell’epoca di formazione. In base alle caratteristiche della massa da noi rilevata, riteniamo che l’ipotesi più verosimile sia quella di un raro caso di trombosi su valvola mitralica nativa.