Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

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ACCESSO VENOSO ASCELLARE PER L'IMPIANTO DI DISPOSITIVI CARDIACI ELETTRONICI IMPIANTABILI: CONFRONTO TRA FLUOROSCOPIA E PROCEDURA ECO-GUIDATA

L. M. Fais, F. Migliore, R. Vio, P. De Franceschi, C. Miceli , S. Iliceto
OSPEDALE NOSTRA SIGNORA DI BONARIA, CLINICA CARDIOLOGICA AZIENDA OSPEDALE UNIVERSITÀ DI PADOVA , CLINICA CARDIOLOGICA AZIENDA OSPEDALE UNIVERSITÀ DI PADOVA , CLINICA CARDIOLOGICA AZIENDA OSPEDALE UNIVERSITÀ DI PADOVA , CLINICA CARDIOLOGICA AZIENDA OSPEDALE UNIVERSITÀ DI PADOVA , CLINICA CARDIOLOGICA AZIENDA OSPEDALE UNIVERSITÀ DI PADOVA

Introduzione e obiettivi. L'accesso venoso ascellare guidato da reperi fluoroscopici è un metodo efficace e sicuro per l'impianto di dispositivi elettronici impiantabili cardiaci (CIED) rispetto al tradizionale accesso in vena succlavia e alla venotomia cefalica, ma si correla ad un'alta esposizione alle radiazioni per il medico e il paziente. L’accesso venoso ascellare eco-guidato potrebbe essere una soluzione preferibile per evitare potenziali gravi complicanze sia a breve che a lungo termine legate all’impianto di CIED e anche per ridurre l’esposizione radiologica per il paziente e l’operatore. Lo scopo del nostro studio è stato quello di confrontare i dati relativi alla sicurezza, efficacia ed esposizione alle radiazioni delle due metodiche. Metodi. La popolazione dello studio comprendeva 95 pazienti (61% maschi, età mediana 78 anni [71-85 anni]) sottoposti a impianto di CIED utilizzando accesso venoso ascellare guidato da reperi fluoroscopici (n = 46) o accesso venoso ascellare eco-guidato (n = 49). In base alla tecnica utilizzata sono state confrontate le caratteristiche di base e i dati sull'esposizione alle radiazioni (Air-Kerma [mGy], DAP [Gy-cm2], tempo di fluoroscopia [secondi] e tempo di emissione di raggi X [secondi]). Risultati. L’accesso venoso è stato ottenuto con successo in 45 su 49 (92%) pazienti con la tecnica eco-guidata e in 42 pazienti su 46 (91%) con l’utilizzo di punti di riferimento fluoroscopici (P = 1,00). L’esposizione alle radiazioni durante l’intero impianto è risultata inferiore nel gruppo di pazienti sottoposti a tecnica di accesso venoso ascellare eco-guidato rispetto al gruppo di pazienti sottoposti a tecnica di accesso venoso guidata da fluoroscopia (11 mGy [8-20] vs 37 mGy [24-81], P <0,00001; 3 Gy-cm2 [2-5] vs 10 Gy-cm2 [6-16], P <0,00001; 97 secondi [62-163] vs 271 secondi [185-365], P <0,00001; e 7 secondi [4-10] vs 21 secondi [13-39], P <0,00001). Non ci sono state differenze significative tra i due gruppi per quanto riguarda il tempo mediano di procedura di impianto (P = 0.55). Non abbiamo riscontrato nessuna complicanza in acuto o a lungo termine in entrambi i gruppi. Conclusioni. La tecnica di accesso venoso ascellare eco-guidato per l'impianto di CIED è un approccio alternativo valido e sicuro e offre una significativa riduzione dei tempi di fluoroscopia senza aumentare le tempistiche di procedura d’impianto.