Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

C80

ARRESTO CARDIACO IN UN GIOVANE CALCIATORE DOVUTO AD UNA DISSEZIONE CORONARICA SPONTANEA

D. Buccheri, L. Priolo, F. Inglese, G. Barone
ASP TRAPANI, P.O. SANT’ANTONIO ABATE DI TRAPANI, ASP TRAPANI, P.O. SANT’ANTONIO ABATE DI TRAPANI, ASP TRAPANI, P.O. SANT’ANTONIO ABATE DI TRAPANI, ASP TRAPANI, P.O. SANT’ANTONIO ABATE DI TRAPANI

Un calciatore 28enne si presenta alla nostra osservazione a seguito di arresto cardiaco durante una partita, prontamente rianimato; non alterazioni evidenti all'ECG ed all'ecocardiogramma. La coronarografia mostra una dissezione coronarica spontanea al tratto medio della discendente anteriore, confermata da analisi OCT; in considerazione della giovane età e dell'assenza di stenosi significativa, angiograficamente nonchè all'analisi iFR (0,97), si sceglie una strategia conservativa con terapia con aspirina, clopidogrel, statina e beta-bloccante. Il paziente rifiuta l'impianto di ICD in più occasioni.

6 mesi dopo, alla coronarografia di controllo si dimostrano le stesse immagini di dissezione della discendente anteriore; non si rilascia pertanto l'idoneità sportiva.

1 anno dopo l'evento indice, un episodio di angina da sforzo motiva un controllo coronarografico. L'angiografia dimostra una stenosi significativa nel segmento in precedenza sede della dissezione; l'analisi OCT evidenzia una iperreflettività intimale (suggestiva di fibrosi, probabilmente relata ad una anomala risposta immuno-infiammatoria), una residua lacerazione intimale (rappresentante la porta di ingresso della dissezione), un lume minimo residuo di 2,2 mmq compatibile con stenosi critica. Viene quindi eseguita PCI con impianto di 1 DES 3,0/18 mm al tratto medio della discendente anteriore, ottenendo un buon risultato angiografico finale con analisi OCT dimostrante ottimale espansione dello stent, in assenza di residue dissezioni.

2 mesi dopo la PCI il paziente riprende l'attività calcistica, senza alcuna limitazione fisica. Al controllo 1 anno dopo, il paziente rimane asintomatico ed in pieno benessere.

In sintesi, presentiamo il caso di una dissezione coronarica spontanea causante una sindrome coronarica acuta con esordio con arresto cardiaco. Nei pazienti giovani, per lo più donne, la dissezione coronarica spontanea dovrebbe essere particolarmente considerata nei casi di sindrome coronarica acuta. La letteratura riporta come la terapia medica dovrebbe essere orientata alla fisiopatologia della dissezione spontanea, in particolare per l'assenza del classico carico aterosclerotico, limitando la terapia interventistica solo quando strettamente indicato.Un calciatore 28enne si presenta alla nostra osservazione a seguito di arresto cardiaco durante una partita, prontamente rianimato; non alterazioni evidenti all'ECG ed all'ecocardiogramma. La coronarografia mostra una dissezione coronarica spontanea al tratto medio della discendente anteriore, confermata da analisi OCT; in considerazione della giovane età e dell'assenza di stenosi significativa, angiograficamente nonchè all'analisi iFR (0,97), si sceglie una strategia conservativa con terapia con aspirina, clopidogrel, statina e beta-bloccante. Il paziente rifiuta l'impianto di ICD in più occasioni.

6 mesi dopo, alla coronarografia di controllo si dimostrano le stesse immagini di dissezione della discendente anteriore; non si rilascia pertanto l'idoneità sportiva.

1 anno dopo l'evento indice, un episodio di angina da sforzo motiva un controllo coronarografico. L'angiografia dimostra una stenosi significativa nel segmento in precedenza sede della dissezione; l'analisi OCT evidenzia una iperreflettività intimale (suggestiva di fibrosi, probabilmente relata ad una anomala risposta immuno-infiammatoria), una residua lacerazione intimale (rappresentante la porta di ingresso della dissezione), un lume minimo residuo di 2,2 mmq compatibile con stenosi critica. Viene quindi eseguita PCI con impianto di 1 DES 3,0/18 mm al tratto medio della discendente anteriore, ottenendo un buon risultato angiografico finale con analisi OCT dimostrante ottimale espansione dello stent, in assenza di residue dissezioni.

2 mesi dopo la PCI il paziente riprende l'attività calcistica, senza alcuna limitazione fisica. Al controllo 1 anno dopo, il paziente rimane asintomatico ed in pieno benessere.

In sintesi, presentiamo il caso di una dissezione coronarica spontanea causante una sindrome coronarica acuta con esordio con arresto cardiaco. Nei pazienti giovani, per lo più donne, la dissezione coronarica spontanea dovrebbe essere particolarmente considerata nei casi di sindrome coronarica acuta. La letteratura riporta come la terapia medica dovrebbe essere orientata alla fisiopatologia della dissezione spontanea, in particolare per l'assenza del classico carico aterosclerotico, limitando la terapia interventistica solo quando strettamente indicato.