Background: L’obesità si associa a rimodellamento cardiaco che esita in una ipertrofia del ventricolo sinistro a pattern prevalentemente concentrico. Al progredire del rimodellamento e della fibrosi, consegue la disfunzione meccanica ed elettrica del tessuto cardiaco, l’aumento della gittata cardiaca, del carico di lavoro miocardico e della pressione arteriosa media. Scopo: Valutare nei pazienti obesi sottoposti ad intervento di chirurgia bariatrica, come si modifica la funzione cardiovascolare al variare del profilo antropometrico e cardio-metabolico, a 6 e a 12 mesi dall’intervento. Metodi: Sono stati arruolati 26 pazienti obesi sottoposti ad intervento di chirurgia bariatrica. Tutti i pazienti sono stati caratterizzati dal punto di vista cardio-metabolico ed ecocardiografico, in basale, a 6 mesi e a 12 mesi dall’intervento. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi: il primo gruppo (n° 8 pazienti) ha effettuato un follow-up a 6 mesi post-intervento; il secondo gruppo (n° 18 pazienti) a 12 mesi post-intervento. Risultati: Come atteso, nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico, si è osservato un miglioramento del profilo antropometrico e metabolico. Da un punto di vista cardiovascolare, l’analisi dei risultati ha rilevato un aumento significativo della frazione di eiezione (P<0.001) e del rapporto E/A (P<0.001) già a 6 mesi post-intervento; una riduzione dello spessore del setto interventricolare significativa a 6 mesi (P<0.001) e a 12 mesi (P<0.002) post-intervento, della massa ventricolare sinistra a 6 mesi (P=0.02) e a 12 mesi (P=0.05) post-intervento, ed una importante riduzione dello spessore di parete posteriore del ventricolo sinistro, sebbene non raggiunga la significatività statistica. Conclusioni: I nostri dati hanno evidenziato un incremento della funzione sistolica, della “compliance” diastolica ventricolare sinistra ed una riduzione del danno d’organo cardiaco subclinico. Pertanto, i risultati ottenuti dallo studio consentono di poter avanzare due ipotesi: in primo luogo, che i pazienti trattati con chirurgia bariatrica vadano incontro a rimodellamento ventricolare inverso; in secondo luogo, che possa esistere una correlazione tra il miglioramento del profilo di rischio cardio-metabolico e l’incremento della funzione ventricolare sinistra.