Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

AMILOIDOSI CARDIACA DA TRANSTIRETINA NEL PAZIENTE ANZIANO: SEMPRE UNA FORMA WILD TYPE?

Costantino Jacopo Roma (Roma) – Dipartimento Di Scienze Cliniche, Anestesiologiche E Cardiovascolari, Sapienza Università Di Roma. | Ajmone Francesco Maria Roma (Roma ) – Dipartimento Di Scienze Cliniche, Anestesiologiche E Cardiovascolari, Sapienza Università Di Roma. | Ballatore Federico Roma (Roma ) – Dipartimento Di Scienze Cliniche, Anestesiologiche E Cardiovascolari, Sapienza Università Di Roma. | Manguso Giulia Roma (Roma) – Dipartimento Di Scienze Cliniche, Anestesiologiche E Cardiovascolari, Sapienza Università Di Roma. | Maggio Enrico Roma (Roma) – Dipartimento Di Scienze Cliniche, Anestesiologiche E Cardiovascolari, Sapienza Università Di Roma. | Ciaramella Piera Roma (Roma) – Dipartimento Di Scienze Cliniche, Anestesiologiche E Cardiovascolari, Sapienza Università Di Roma. | Alfarano Maria Roma (Roma) – Dipartimento Di Scienze Cliniche, Anestesiologiche E Cardiovascolari, Sapienza Università Di Roma. | Vizza Carmine Dario Roma (Roma) – Dipartimento Di Scienze Cliniche, Anestesiologiche E Cardiovascolari, Sapienza Università Di Roma. | Chimenti Cristina Roma (Roma) – Dipartimento Di Scienze Cliniche, Anestesiologiche E Cardiovascolari, Sapienza Università Di Roma. Chairperson Area Malattie Rare Anmco |

Background: L’amiloidosi da transtiretina (ATTR) esiste in due forme: una forma genetica trasmessa con eredità autosomica dominante (ATTRv) e una forma “wild type” (ATTRwt). Clinicamente la forma ereditaria tende ad avere un esordio precoce in età adulta e si caratterizza per un tropismo particolare per il tessuto nervoso oltre che cardiaco. Al contrario, la forma “wild type”, un tempo definita amiloidosi senile, ha un esordio più tardivo con principale coinvolgimento cardiaco e con manifestazioni neurologiche solitamente limitate alla sindrome del tunnel carpale.

Metodi e risultati: Nel nostro centro, da Gennaio e Ottobre 2022, 20 pazienti con età maggiore di 75 anni hanno ricevuto una diagnosi di ATTR cardiaca (73% maschi, 27% femmine,  età media 83±5 ).   In tutti i pazienti gli esami ematochimici mostravano notevole e stabile incremento dei valori di troponina Ths (0.070 ±0.074 ng/mL) e di NT-proBNP (1533±1204 pg/ml), con assenza di una componente monoclonale nel sangue e nelle urine, e la scintigrafia miocardica con difosfonati risultava positiva grado 2/3. Tutti i pazienti mostravano assenza di neuropatia periferica con presenza di sindrome del tunnel carpale in 9 casi.  Prima di intraprendere terapia con Tafamidis tutti i pazienti sono stati sottoposti ad esame genetico mediante amplificazione genica degli esoni 2,3 e 4 del gene TTR con successivo sequenziamento. Imprevedibilmente in 3 pazienti in età avanzata di sesso maschile (15 %) il test genetico è risultato positivo con 3 distinte mutazioni di significato patogenetico (Val50Met; Ile88Leu; Val142Ile). I familiari di I grado (10 consanguinei, età media 49±12anni) hanno accettato di essere sottoposti a screening genetico; di questi 4 (1 maschio e 3 femmine, età 47±8 anni) sono risultati positivi per la mutazione corrispondente e sottoposti ad ecocardiogramma, RMN e scintigrafia miocardica risultati tutti nella norma, e sono stati inseriti in un protocollo di follow-up annuale allo scopo di identificare una manifestazione precoce di malattia.

Conclusioni: La nostra esperienza dimostra che il 15 % dei pazienti con età maggiore di 75 anni e diagnosi di ATTR cardiaca possono essere affetti da una forma genetica. Fare diagnosi genetica in questo contesto è particolarmente importante per lo screening dei familiari: le attuali terapie sono molto più efficaci se iniziate precocemente prima che il danno d’organo possa manifestarsi.