Introduzione. L’esecuzione di un elettrocardiogramma (ECG) a dodici derivazioni è raccomandato dopo il ripristino del circolo spontaneo (ROSC) nei pazienti con arresto cardiaco extraospedaliero per selezionare i pazienti meritevoli di una coronarografia urgente. Tuttavia, ad oggi poco è noto circa l’associazione tra le caratteristiche elettrocardiografiche e la sopravvivenza alla dimissione. Materiali e metodi. Sono stati analizzati gli ECG post-ROSC dal gennaio 2015 a dicembre 2018 provenienti da tre centri Europei (Pavia, Lugano e Vienna). Per ogni ECG sono state analizzate le principali caratteristiche e per ogni paziente sono state riportate le caratteristiche pre-ospedaliere secondo lo stile Utstein. Risultati. Abbiamo analizzato 370 ECG: 287 maschi (77.6%); età mediana 62 anni (IQR 53-70 anni); 121 (32.7%) arruolati nel centro di Pavia, 38 (10.3%) a Lugano e 211 (57.0%) a Vienna. All’analisi univariata di Cox l’età > 62 anni [HR 1.7 (95%IC 1.1-2.4), p=0.007], il QRS > 120 msec [HR 1.87 (95%IC 1.3-2.7), p<0.001], la presenza di sopraslivellamento del tratto ST in più di un segmento [HR 1.7 (95%IC 1.2-2.5), p=0.003], la presenza di blocco di branca sinistra (BBS) [HR 1.7 (95%IC 1.1-2.9), p=0.03] e di blocco di branca destra (BBD) [HR 1.8 (95%IC 1.1-2.8), p=0.01] sono risultati significativamente associati alla probabilità di morte. All’analisi multivariata di Cox, corretta per il tempo tra il ROSC e l’acquisizione dell’ECG, l’età > 62 anni [HR 1.6 (95%IC 1.1-2.3), p=0.01], il QRS > 120 msec [HR 1.7 (95%IC 1.2-2.5), p=0.004] e la presenza di sopraslivellamento del tratto ST in più di un segmento [HR 1.7 (95%IC 1.2-2.5), p=0.004] sono risultati indipendentemente associati alla probabilità di morte. Considerando questi tre fattori di rischio abbiamo osservato come la sopravvivenza diminuisse all’aumentare del numero degli stessi [nessun fattore: 80.8%; 1 fattore:71.2%; 2 fattori:61.9%; 3 fattori:34.4%; p<0.001, p for trend <0.001]. Infine, in confronto all’assenza di fattori di rischio, l’averne 2 e 3 aumenta significativamente la probabilità di morte [HR 1.9 (95%IC 1-3.5), p=0.037 e HR 5.1 (95%IC 2.6-10.1), p<0.001 rispettivamente] Conclusioni. Il nostro studio conferma il ruolo centrale dell’ECG dopo il ripristino per circolo spontaneo nei pazienti con arresto cardiaco extraospedaliero non solo per identificare i pazienti che possono beneficiare di una rivascolarizzazione miocardica urgente ma anche per stratificare la prognosi a breve termine.