Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

C59

LA FREQUENZA CARDIACA ALLA DIMISSIONE È UN PREDITTORE INDIPENDENTE DI MORTALITÀ DA TUTTE LE CAUSE A LUNGO TERMINE IN PAZIENTI CON SCA: INSIGHTS DALLO STUDIO PONTE SCA

F. Lisi, N. Locuratolo, D. Rutigliano, C. Campanella, L. Mancini, G. Parisi, L. De Gennaro, V. M. Bonfantino, A. Potenza, P. Sasanelli, P. Scicchitano, A. Barletta, P. Caldarola
UO CARDIOLOGIA – P.O. “DON TONINO BELLO” MOLFETTA (BA) ASL BARI, UOC CARDIOLOGIA – P.O. “SAN PAOLO” BARI (BA) ASL BARI, UOC CARDIOLOGIA – P.O. “SAN PAOLO” BARI (BA) ASL BARI, UOC CARDIOLOGIA – P.O. “SAN PAOLO” BARI (BA) ASL BARI, UOC CARDIOLOGIA – P.O. “SAN PAOLO” BARI (BA) ASL BARI, UOC CARDIOLOGIA – P.O. “SAN PAOLO” BARI (BA) ASL BARI, UOC CARDIOLOGIA – P.O. “SAN PAOLO” BARI (BA) ASL BARI, UOC CARDIOLOGIA – P.O. “DI VENERE” BARI (BA) ASL BARI, UOC CARDIOLOGIA – P.O. “F. PERINEI” ALTAMURA (BA) ASL BARI, UOC CARDIOLOGIA – P.O. “F. PERINEI” ALTAMURA (BA) ASL BARI, UOC CARDIOLOGIA – P.O. “F. PERINEI” ALTAMURA (BA) ASL BARI, UOC CARDIOLOGIA – P.O. “SANTA MARIA DEGLI ANGELI” PUTIGNANO (BA) ASL BARI, UOC CARDIOLOGIA – P.O. “SAN PAOLO” BARI (BA) ASL BARI

Background. La frequenza cardiaca impatta sulla prognosi di pazienti con malattie cardiovascolari. Lo scopo dello studio era di valutare l'impatto della frequenza cardiaca alla dimissione in pazienti con SCA e/o rivascolarizzazione coronarica al follow-up a lungo termine.

Metodi. Si tratta di una sottoanalisi dello studio PONTE SCA. Lo studio PONTE SCA è uno studio prospettico, longitudinale, di coorte che ha arruolato pazienti dimessi da centri HUB della ASL BARI dopo rivascolarizzazione coronarica e/o SCA. I pazienti sono stati sottoposti a valutazione clinica a 30 gg, 3-, 6- e 12 mesi. I dati sono stati raccolti dopo l'inserimento in cartella clinica elettronica propria dello studio. I parametri antropometrici, clinici e farmacologici, strumentali e laboratoristci sono stati inclusi. I dati sono stati computati al fine di rilevare i maggiori determinanti di tutte le cause di mortalità a 1 anno di follow-up.

Risultati. Sono stati arruolati 2476 pazienti (77.4% maschi, età media: 67.2±12.0 anni). I trattamenti farmacologici sono stati ottimizzati durante le visite di follow-up. La frequenza cardiaca alla dimissione era 65.5 ± 11.3 bpm. All'analisi univariata di regressione, età, pressione arteriosa sistolica e diastolica, body mass index, abitudine tabagica, diabete, ipertensione, lipoproteine ad alta densità e colesterolo totale, creatinina, emoglobina, glicemia a digiuno, frazione di eiezione ventricolare sinistra, frequenza cardiaca, uso di ACEi/sartani, statine, duplice/triplice terapia antitrombotica erano tutte correlate a tutte le cause di mortalità. Tuttavia, all'analisi multivariata di Cox, l'età (β coefficient: 0.07117 ± 0.01942, p=0.0002), storia di ipertensione (1.4823 ± 0.7476, p= 0.0474), e frequenza cardiaca (0.04409 ± 0.01278, p=0.0006) rimanevano tutte correlate all'endpoint primario.

Conclusioni. La frequenza cardiaca si è confermata predittore a lungo termine di tutte le cause di mortalità in pazienti con SCA.