Background. La duplice terapia antiaggregante (DAPT) ha importanti ripercussioni sugli outcomes clinici nelle coronaropatie. Tuttavia, il rischio di sanguinamento spesso impatta sulla somministrazione a lungo termine della DAPT. Lo scopo dello studio era di valutare i determinanti del rischio di sanguinamento dopo sindrome coronarica acuta (SCA).
Metodi. Si tratta di una sottoanalisi dello studio PONTE SCA. Lo studio PONTE SCA è uno studio prospettico, longitudinale, di coorte che ha arruolato pazienti dimessi da centri HUB della ASL BARI dopo rivascolarizzazione coronarica e/o SCA. I pazienti sono stati sottoposti a valutazione clinica a 30 gg, 3-, 6- e 12 mesi. I dati sono stati raccolti dopo l'inserimento in cartella clinica elettronica propria dello studio. I parametri antropometrici, clinici e farmacologici, strumentali e laboratoristci sono stati inclusi. I dati sono stati computati al fine di rilevare i maggiori determinanti di tutte le cause di sanguimenti a 1 anno di follow-up.
Risultati. Sono stati arruolati 2476 pazienti (77.4% maschi, età media: 67.2±12.0 anni). I trattamenti farmacologici sono stati ottimizzati durante le visite di follow-up. In relazione ai trattamenti anti-trombotici, il 92.1% dei pazienti persisteva in DAPT a 1 anno di follow-up. Il numero di pazienti in DAPT+anticoagulanti era 4.4%. La percentuale di tutte le cause di sanguinamento era del 2.2%. Le caratteristiche antropometriche (altezza [β: -0.04594 ± 0.01610, p=0.0044] e peso [β: -0.03043 ± 0.01035, p=0.033]), sesso maschile [β: -0.7008 ± 0.2818, p=0.0129], ed età [β: 0.02535 ± 0.01219, p=0.0376] erano i maggiori determinanti di tutte le cause di sanguinamento ma non erano confermati all'analisi multivariata di regressione (p=ns). La curva di Kaplan Meier evidenzia l'impatto dell'età su tutte le cause di sanguinamento (Figure 1). Nè la DAPT o la triplice terapia antiaggregante rimanevano associate a tutte le cause di sanguinamento ad 1 anno di follow-up.
Conclusioni. La DAPT a lungo termine non è un predittore di sanguinamento da tutte le cause in pazienti dimessi dopo SCA e/o rivascolarizzazione coronarica.