Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

C52

THE BIG FOUR: INSUFFICIENZA RESPIRATORIA, INSUFFICIENZA RENALE, EMORRAGIA E SEPSI, COME IMPATTANO SUL RICOVERO IN UTIC?

L. Canovi, L. Zanarelli, L. Cardelli, B. Dal Passo, F. Frascaro, L. Piscitelli, B. De Carolis , F. Gibiino, A. . Vitagliano, F. Sciarra, S. Zagnoni, M. G. Pallotti, M. Colletta, G. Casella
UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, UNITÀ DI CARDIOLOGIA, AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA, AZIENDA USL BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA, AZIENDA USL BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA, AZIENDA USL BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA, AZIENDA USL BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA, AZIENDA USL BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA, AZIENDA USL BOLOGNA, OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA

Background: L’incremento dell’aspettativa di vita della popolazione generale ha modificato le caratteristiche del paziente che afferisce all’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC), aumentando il rischio di sviluppare problematiche di carattere internistico durante la degenza. Obiettivo: Valutare l’epidemiologia e l’impatto prognostico delle principali complicanze non cardiologiche (insufficienza respiratoria, insufficienza renale, emorragia e sepsi) comparse durante il ricovero in UTIC. Metodi: Analisi retrospettiva dei pazienti ricoverati nell’UTIC di secondo livello dell’Ospedale Maggiore di Bologna, tra Marzo 2021 e Novembre 2021. Risultati: Le caratteristiche di base del campione, i fattori di rischio cardiovascolare e le comorbilità sono riportate nella Tabella 1. Durante la degenza il 19.7% dei pazienti ha sviluppato insufficienza respiratoria con necessità di supporto ventilatorio, il 15.0% insufficienza renale (necessità di emodialisi durante il ricovero in UTIC, velocità di filtrazione glomerulare sec. Cockcroft-Gault < 60 ml/min, aumento della creatininemia >25% rispetto all’ingresso), l’1.8% ha riportato complicanze emorragiche (necessità di emotrasfusione o emoglobina sierica < 8 g/dl), l’1.7% ha sviluppato un quadro di sepsi (emocolture positive per setticemia). La durata media della degenza in UTIC nei soggetti con complicanze è stata di 6 giorni, con una mortalità intraricovero dell’1.7% (8 decessi) e una mortalità a 30 giorni del 7.0% (32 decessi). All’analisi di regressione logistica univariata è emerso che solo l’insufficienza respiratoria durante il ricovero in UTIC si associa ad una riduzione della sopravvivenza a 30 giorni significativa (OR 2.37, IC 95%, 1.05-5.34; p = 0.038), ma non la complicanza emorragica (OR 1.58, IC 95%, 1.77-14.16; p = 0.681), né quella renale (OR 1.47, IC 95%, 0.56-3.87; p = 0.432) o settica (OR 1.25, IC 95%, 0.33-5.87, p=0.850). Conclusioni: L’epidemiologia dei pazienti ricoverati in UTIC è cambiata. Età più avanzata e fragilità rendono più probabili complicanze internistiche, tra queste l’insufficienza respiratoria è quella con maggior peso prognostico negativo. Questo rende necessario ampliare le competenze dei cardiologi dell’UTIC nella gestione delle più gravi complicanze internistiche.