Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

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C51

SICUREZZA ED EFFICACIA DEGLI ANTICOAGULANTI ORALI DIRETTI NEI PAZIENTI CON FIBRILLAZIONE ATRIALE IN TRATTAMENTO CONCOMITANTE CON DRONEDARONE

Introduzione: L’uso degli anticoagulanti orali diretti (DOACs) nei pazienti con fibrillazione atriale (FA) è associato a sanguinamenti. Le interazioni con dronedarone possono aumentare questo rischio. Scopo: Lo scopo dello studio è quello di confrontare la sopravvivenza libera dall’endpoint primario composito (sanguinamenti clinicamente rilevanti, eventi tromboembolici, morte) tra pazienti con FA in trattamento con dronedarone e differenti DOACs. Gli endopoint secondari sono confrontare la sopravvivenza libera da: i) sanguinamenti clinicamente rilevanti ii) sanguinamenti clinicamente rilevanti maggiori. Metodi: La popolazione includeva pazienti con prescrizioni concomitanti di DOACs e dronedarone nel periodo tra il 1 Gennaio 2016 e il 31 Dicembre 2020 nell’Ulss3 Serenissima. I pazienti sono stati divisi in 4 gruppi (rivaroxaban, apixaban, edoxaban, dabigatran). Risultati: Sono stati inclusi 165 pazienti: 46 in rivaroxaban, 66 in apixaban, 45 in edoxaban, e 8 in dabigatran (Fig.1). Durante un follow-up di 339 giorni, 14 hanno raggiunto l’endpoint composito (8 sanguinamenti clinicamente rilevanti – di cui 1 sanguinamento clinicamente rilevante maggiore, 2 TIA, 5 morti). Non c’è stata differenza tra la sopravvivenza libera dall’endpoint composito e da sanguinamenti clinicamente rilevanti tra i gruppi (p=0.19 e p=0.69, rispettivamente) (Fig. 2A-B). La sopravvivenza libera da sanguinamenti clinicamente rilevanti maggiori è stata significamene minore nei pazienti in dabigatran (p=0.003) (Fig. 2C). Ad un’analisi secondaria, i DOACs controindicati dalla guida EHRA 2015 (dabigatran, edoxaban 60 mg), ma non quelli controindicati dalle guide EHRA 2018/2021 (rivaroxaban, dabigatran, edoxaban 60 mg), sono associati ad una minore sopravvivenza libera da sanguinamenti clinicamente rilevanti e da sanguinamenti clinicamente rilevanti maggiori (p=0.03 and p<0.001, rispettivamente) (Fig. 3). Conclusioni: Nel nostro studio non c’è stata differenza tra la sopravvivenza libera dall’endpoint primario e da sanguinamenti clinicamente rilevanti tra i gruppi di cosomministrazione. Tuttavia, la sopravvivenza libera da sanguinamenti clinicamente rilevanti maggiori è stata significativamente inferiore nei pazienti con dabigatran. I DOACs controindicati dalla guida EHRA 2015 (ma non quelli controindicati dalle guide EHRA 2018/2021) sono associati ad una minore sopravvivenza libera da sanguinamenti clinicamente rilevanti e da sanguinamenti clinicamente rilevanti maggiori.