Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

C5

IMPATTO DEGLI EPISODI DI ALTA FREQUENZA ATRIALE SULLA PROGNOSI NEI PAZIENTI CON PACEMAKER: ESPERIENZA DI UN SINGOLO CENTRO

SAN FILIPPO NERI, SAN FILIPPO NERI, SAN FILIPPO NERI, SAN FILIPPO NERI, SAN FILIPPO NERI, SAN FILIPPO NERI, SAN FILIPPO NERI, SAN FILIPPO NERI

Background: Il verificarsi di episodi ad alta frequenza atriale (AHRE) sta diventando sempre più importante a causa del crescente numero di pazienti con dispositivi elettronici cardiaci impiantabili (CIED). Di conseguenza, i medici devono bilanciare i benefici di una terapia farmacologica con i rischi connessi. Ad oggi, non ci sono chiare evidenze sugli effetti a lungo termine degli AHRE, né ci sono raccomandazioni specifiche per guidare i clinici nella scelta del trattamento più appropriato.

Metodi: Abbiamo arruolato 732 pazienti con CIED seguiti nel reparto di Aritmologia dell'Ospedale San Filippo Neri, a Roma e con monitoraggio domiciliare remoto. Sono stati inclusi solo pazienti con pacemaker monocamerale, bicamerale e biventricolare (CRT-P). Tutti i pazienti hanno avuto un follow-up post-impianto a 6 mesi e un anno. La durata minima di follow-up considerata è stata di 24 mesi. I pazienti con fibrillazione atriale permanente pre-impianto sono stati esclusi.

Risultati: Tra la coorte arruolata, gli AHRE sono stati trovati in 170 (23,2%) pazienti. La comparsa di AHRE era significativamente correlata all'età più avanzata (p=0,001 HR 1,02 CI 95%), alla frazione di eiezione inferiore (p=0,027 HR 0,98 CI 95%) e alla valvulopatia mitrale grave (p=0,003 HR 1,7 CI 95%). La presenza di AHRE ha aumentato il rischio di ictus criptogenetico solo per episodi oltre le 24 ore (p=0,02 HR 1,6 CI 95%) e ha aumentato la mortalità (HR 1,32 CI 95%), anche se in misura non significativa (p=0,132).

Conclusioni: Gli AHRE sono associati a eventi avversi e possono aumentare la mortalità nei pazienti con CIED. Il loro monitoraggio e rilevamento è necessario per una gestione appropriata dei trattamenti. Sono necessari studi randomizzati per chiarire i criteri di prevenzione tromboembolica nel contesto degli AHRE.