Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

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C47

ANALISI DI PLACCA ALLA CORO-CT NELLA STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

C. Montonati, V. Pergola, C. M. Dellino , S. Continisio, G. Mattesi, A. Zolin , F. Scarpa, V. Storer, A. Gentili, G. Cabrelle, S. Cattarin, R. Motta, G. De Conti, S. Iliceto, D. Mele
AOPD, AOPD, AOPD, AOPD, AOPD, AOPD, AOPD, AOPD, AOPD, AOPD, AOPD, AOPD, AOPD, AOPD, AOPD

Background: La TC coronarica (CTCA) rappresenta un approccio non invasivo per valutare la malattia coronarica e le caratteristiche della placca aterosclerotica fornendo informazioni per adeguare il trattamento e per stratificare il rischio cardiovascolare. Scopo: analizzare le differenze nella composizione tra pazienti con diverse caratteristiche di placca: 1-placche ipodense, 2-placche dense  e 3-nessuna placca; identificare se esiste una relazione tra la densità della placca e l'indice di attenuazione del grasso pericoronarico (pFAI). Materiali e metodi: 372 pazienti analizzati retrospettivamente e sottoposti a CTCA per l'esclusione di CAD. Sono stati divisi in tre gruppi: 37 pazienti (10%) con placche ad alta attenuazione (> 60 HU), 137 (37%) con placche a bassa attenuazione (<29 HU e un volume di almeno 15 mm3 e/o 30-59 HU con un volume superiore a 52 mm3) e 198 (53%) pazienti senza CAD significativa. Per ogni paziente abbiamo raccolto dati clinici e radiologici al follow-up. Risultati e discussione: le placche a bassa attenuazione sono significativamente associate all'età più avanzata, al sesso maschile, alla dislipidemia e al diabete mellito (p <0,001). Valori più elevati di pFAI erano significativamente più presenti nei pazienti con placche molli rispetto a quelli con placche più dense e a quelli senza placche (p = 0,005). Si è anche osservato che le placche molli erano presenti in più segmenti rispetto alle placche dense. Il volume complessivo della placca molle appare maggiore rispetto alle placche dense e principalmente localizzato nell'arteria coronaria discendente anteriore con valori di stenosi più elevati (p <0,001). La presenza di placche ipodense predispongono significativamente e indipendentemente (p <0,001) a un esito composito (morte, ricoveri in ospedale per angioplastica percutanea o procedure di by-pass) valutato al follow up. Conclusioni:  L'analisi delle placche coronariche ha mostrato una buona correlazione tra placche ad alto rischio e pFAI, sostenendo l'ipotesi che la presenza di placche ipodense può essere correlata all’infiammazione pericoronarica.