Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

C43

RUOLO DELL'ECOCARDIOGRAFIA CON MEZZO DI CONTRASTO NELL'IDENTIFICAZIONE DI ANEURISMA GIGANTE DELLA CORONARIA DESTRA: UN CASO CLINICO

G. Rabia, F. De Rosa, G. Pellinghelli, C. Piscicelli, G. Di Tano
OSPEDALE OGLIO PO, OSPEDALE OGLIO PO, OSPEDALE OGLIO PO, OSPEDALE OGLIO PO, OSPEDALE OGLIO PO

Un aneurisma coronarico gigante è un'entità rara ed è definito quando il diametro è 4 volte maggiore del diametro del vaso di riferimento oppure quando il diametro è superiore a 20 mm. Qui riportiamo il caso di un uomo di 73 anni con anamnesi cardiologica muta che accedeva in Pronto Soccorso per dolore addominale.

La TC addominale basale non ha mostrato reperti patologici. A livello toracico invece è stata segnalata una sospetta cisti pericardica (75×80 mm), con compressione parziale delle camere destre (Fig. 1). L'ECG mostrava ritmo sinusale normale. L'ecocardiogramma ha confermato la presenza di una lesione cistica tondeggiante a livello del solco atrio-ventricolare destro con lieve effetto compressivo sulle camere destre, caratterizzata dalla presenza di uno spazio anecogeno e pattern di flusso turbolento isoecogeno interno (Fig.2).

La modalità color Doppler ha mostrato un segnale debole, senza una chiara evidenza dell'origine del flusso. Il Bubble test con soluzione salina agitata iniettata attraverso la vena antecubitale non mostrava assunzione di microbolle da parte della massa. Per caratterizzare meglio la lesione è stato utilizzato un mezzo di contrasto ecocardiografico (SonoVue®), che ha mostrato un chiaro pattern di flusso sanguigno all'interno della massa con origine in una regione molto limitata (Fig. 2a-2b). A quel livello è stato campionato un pattern sisto-diastolico al PW-Doppler (velocità di picco 125 cm/s), tipico di un flusso coronarico. Abbiamo pertanto ipotizzato un aneurisma coronarico gigante. La TC Coronarica con ricostruzione 3D ha mostrato un aneurisma gigante dell'arteria coronarica destra, preceduto da un lieve aneurisma del tratto prossimale e due piccoli aneurismi dell'arteria circonflessa e malattia diffusa aterosclerotica con stenosi significativa a livello medio dell'arteria discendente anteriore (LAD).

La coronarografia ha confermato la presenza dell'aneurisma gigante dell'arteria coronarica destra, un piccolo aneurisma nel tratto prossimale e dei due piccoli aneurismi dell'arteria circonflessa e una stenosi critica del tratto medio della LAD. Il paziente è stato sottoposto a trattamento chirurgico di asportazione dell'aneurisma e bypass aorto-coronarico (Fig. 3). La TC coronarica è il metodo migliore per valutare l'anatomia e le anomalie coronariche. In caso di anomalie coronariche giganti, l'uso del mezzo di contrasto ecocardiografico fornisce ulteriori importanti informazioni sulla perfusione e/o sulla valutazione del flusso contribuendo a chiarire la diagnosi.
Un aneurisma coronarico gigante è un'entità rara ed è definito quando il diametro è 4 volte maggiore del diametro del vaso di riferimento oppure quando il diametro è superiore a 20 mm. Qui riportiamo il caso di un uomo di 73 anni con anamnesi cardiologica muta che accedeva in Pronto Soccorso per dolore addominale.

La TC addominale basale non ha mostrato reperti patologici. A livello toracico invece è stata segnalata una sospetta cisti pericardica (75×80 mm), con compressione parziale delle camere destre (Fig. 1). L'ECG mostrava ritmo sinusale normale. L'ecocardiogramma ha confermato la presenza di una lesione cistica tondeggiante a livello del solco atrio-ventricolare destro con lieve effetto compressivo sulle camere destre, caratterizzata dalla presenza di uno spazio anecogeno e pattern di flusso turbolento isoecogeno interno (Fig.2).

La modalità color Doppler ha mostrato un segnale debole, senza una chiara evidenza dell'origine del flusso. Il Bubble test con soluzione salina agitata iniettata attraverso la vena antecubitale non mostrava assunzione di microbolle da parte della massa. Per caratterizzare meglio la lesione è stato utilizzato un mezzo di contrasto ecocardiografico (SonoVue®), che ha mostrato un chiaro pattern di flusso sanguigno all'interno della massa con origine in una regione molto limitata (Fig. 2a-2b). A quel livello è stato campionato un pattern sisto-diastolico al PW-Doppler (velocità di picco 125 cm/s), tipico di un flusso coronarico. Abbiamo pertanto ipotizzato un aneurisma coronarico gigante. La TC Coronarica con ricostruzione 3D ha mostrato un aneurisma gigante dell'arteria coronarica destra, preceduto da un lieve aneurisma del tratto prossimale e due piccoli aneurismi dell'arteria circonflessa e malattia diffusa aterosclerotica con stenosi significativa a livello medio dell'arteria discendente anteriore (LAD).

La coronarografia ha confermato la presenza dell'aneurisma gigante dell'arteria coronarica destra, un piccolo aneurisma nel tratto prossimale e dei due piccoli aneurismi dell'arteria circonflessa e una stenosi critica del tratto medio della LAD. Il paziente è stato sottoposto a trattamento chirurgico di asportazione dell'aneurisma e bypass aorto-coronarico (Fig. 3). La TC coronarica è il metodo migliore per valutare l'anatomia e le anomalie coronariche. In caso di anomalie coronariche giganti, l'uso del mezzo di contrasto ecocardiografico fornisce ulteriori importanti informazioni sulla perfusione e/o sulla valutazione del flusso contribuendo a chiarire la diagnosi.