Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

C41

UN CASO ATIPICO DI “EMBOLIA POLMONARE”

C. Nannelli, N. Ferraro, M. Farsad, R. Cemin
OSPEDALE CENTRALE DI BOLZANO, OSPEDALE CENTRALE DI BOLZANO, OSPEDALE CENTRALE DI BOLZANO, OSPEDALE CENTRALE DI BOLZANO

Introduzione: la stenosi delle vene polmonari (SVP) è una complicanza dell’ablazione della fibrillazione atriale (FA) con radiofrequenza (RF), causata da una risposta vascolare che porta alla sostituzione di miocardio necrotico con collagene. La presentazione clinica può mimare l’embolia polmonare acuta (EPA) e di solito compare qualche mese dopo la procedura. Caso Clinico: un paziente di 65 anni è ricoverato in marzo 2021 per dispnea da sforzo ingravescente, comparsa da un mese. In anamnesi si segnalava una FA recidivante, trattata con quattro procedure di ablazione delle vene polmonari, sia con RF sia crioablazione, l’ultima nel 2019. Dall’ecocardiogramma pre-ricovero emergeva un notevole aumento della PAPs (75+5 mmHg) con ventricolo destro di normali dimensioni e funzione. I valori di D-dimero all’ingresso risultano nella norma, ma a completamento diagnostico è eseguita un’angio-TC torace che rileva l’occlusione della vena polmonare superiore sinistra e una stenosi significativa della vena polmonare superiore destra; la scintigrafia polmonare ventilo-perfusoria segnala una diffusa ipocaptazione a livello dei lobi polmonari superiori. Il paziente viene candidato all’angioplastica delle vene polmonari e dopo la procedura (eseguita sulla vena polmonare superiore destra) si riscontra un netto calo della PAPs (35 mmHg). Discussione: pur essendo in diminuzione e sviluppandosi soprattutto a breve termine dalla procedura, la stenosi grave sintomatica delle vene polmonari va considerata tra le complicanze dell’ablazione di FA. Tale evento si può manifestare anche dopo anni dalla suddetta procedura, nonostante in letteratura siano descritti solo pochi casi in tal senso. La scintigrafia ventilo-perfusoria risulta una metodica molto sensibile per valutare l’impatto funzionale della stenosi delle vene polmonari e correla con la gravità dei sintomi. Essa dovrebbe essere eseguita in presenza di un forte sospetto clinico, tenendo presente che il quadro di mismatch ventilo-perfusorio tipico di tale condizione può essere sotteso anche ad altre patologie, prima fra tutte l’EPA. Conclusioni: questo caso evidenzia l’importanza di un’accurata anamnesi e di una attenta interpretazione degli esami strumentali nella diagnostica delle complicanze dell’ablazione di FA, così da ottimizzarne la gestione terapeutica. Va tenuto presente che la SVP può essere tardiva e atipica, mimando altre patologie quali un’EPA, con cui condivide anche l’aspetto scintigrafico.