Introduzione: L'impianto di ICD rappresenta una pietra miliare per la prevenzione primaria nei pazienti con cardiomiopatia ischemica e compromissione della funzione ventricolare sinistra; la frazione di eiezione ridotta da sola, tuttavia, non sembra sufficiente a discriminare quali pazienti andranno realmente incontro ad eventi aritmici nel follow up. Abbiamo ipotizzato che l'anatomia coronarica e l'estensione delle lesioni coronariche residue, misurate con il Syntax score, possa essere un miglior predittore del risultato in questo contesto.
Materiali e metodi: Sono stati raccolti retrospettivamente i dati di tutti i pazienti impiantati con ICD monocamerale o bicamerale in prevenzione primaria per cardiomiopatia ischemica dal 2011 al 2020, insieme ai dati di follow-up ottenuti dalle visite cliniche e dal monitoraggio remoto dell'ICD. Il punteggio del Syntax score residuo (RSS) è stato calcolato per ogni paziente, prendendo in considerazione l'ultima angiografia coronarica eseguita prima dell'impianto dell'ICD.
Risultati: 110 pazienti sono stati inclusi nel nostro registro. Il 90,1% erano maschi, l'età media era di 66±7 anni. Il 23,6% degli ICD erano dispositivi bicamerali. 96 (87,2%), 8 (7,3%) e 6 (5,5%) hanno presentato rispettivamente un RSS basso (0-22), intermedio (23-32) o alto (≥33). Dopo un follow-up medio di 4,4±2,9 anni, 31 pazienti (28,2%) sono morti; 20 pazienti (18,2%) e 27 pazienti (24,5%) hanno ricevuto una terapia ICD appropriata, sia shock, sia ATP. 12 pazienti (10,9%) hanno subito uno shock inappropriato. L'esito composito di morte o di qualsiasi terapia appropriata (MACE) è stato osservato in 47 pazienti (42,7%); la stenosi dell'arteria principale sinistra o dell'arteria discendente sinistra erano predittori di MACE (p = 0,026 e p = 0,040 rispettivamente). RSS intermedio o alto era l'unico predittore di shock appropriato (p = 0,046).
Conclusioni: L'anatomia coronarica e la stenosi coronarica residua quantificata con il syntax score sono promettenti predittori di eventi aritmici durante il follow up in pazienti con cardiomiopatia ischemica ed ICD impiantati in prevenzione primaria.