Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

C22

SYNCOPE UNIT E CONTROLLO REMOTO IN EPOCA DI PANDEMIA DA COVID-19: ESPERIENZA DI UN SINGOLO CENTRO

A. Ferrieri, A. Dentico, G. Epicoco, F. M. Carretta, C. D'Agostino, D. M. Carretta
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI – AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI – AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, UNIVERSITÀ CAMPUS BIO-MEDICO DI ROMA, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI, AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO DI BARI

Introduzione. Durante la pandemia molte Syncope Unit sono andate incontro a chiusura per l’inclusione delle stesse e del personale nei reparti Covid. Nella nostra esperienza, al fine di andare incontro alle numerose richieste dei pazienti affetti da sincope, è stata scelta come strategia assistenziale quella di effettuare tutte le procedure ambulatorialmente nell’ambito di un unico accesso. L'utilizzo di questo protocollo ha consentito di soddisfare le richieste dell’utenza, abbattendo tutte le barriere, compresa quella della paura da Covid-19.  Materiali e Metodi. L’iter procedurale utilizzato in questo periodo presso la nostra U.O. è stato: valutazione iniziale, esecuzione di Active Stand Test, massaggio del seno carotideo ed impianto di loop recorder in un unico accesso. Subito dopo l’impianto il paziente è stato dotato di monitoraggio remoto. I pazienti senza eventi sono stati seguiti solo da remoto e sono stati sottoposti a follow-up telefonico ogni 3 mesi circa per aggiornare il centro sul loro stato generale di salute e su eventuali sintomi. Nei pazienti con eventi, i singoli eventi sono stati esaminati dal cardiologo e, mediante follow-up telefonico, si è valutata la presenza di sintomi, correlando l’evento registrato con il sintomo riferito. Successivamente questi sono stati convocati in ambulatorio.  Risultati. Con questo modello operativo negli anni 2020/2021 abbiamo gestito nella Syncope Unit 53 pazienti. Di questi, 5 sono stati sottoposti ad impianto di PM per riscontro al monitoraggio remoto del loop recorder di BAV parossistico, ed un paziente, per il riscontro di aritmie ventricolari maggiori, è stato protetto con Life Vest in attesa di completare lo screening cardiologico. I restanti pazienti, grazie al controllo remoto, sono costantemente seguiti a domicilio e monitorati con follow-up telefonico periodico.   Conclusioni. In linea con la letteratura, anche presso il nostro PS si è registrata una notevole riduzione degli accessi per sincope. Il nostro modello operativo è risultato virtuoso in quanto è servito a decongestionare il PS ed i reparti, concentrando tutti i pazienti con sincope nella nostra Syncope Unit e riducendo anche il numero di esami necessari per arrivare ad una diagnosi eziologica di sincope. La pandemia da Covid-19 ha accelerato il processo di trasformazione della Syncope Unit che, non è più solo luogo elettivo per la diagnosi di sincope, ma anche riferimento fondamentale per il controllo remoto dei portatori di ICM.