Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

C20

IMPATTO DEI SERVIZI DI TELEMEDICINA DURANTE LA PANDEMIA DA COVID-19

S. Nodari, F. Fioretti, F. Glisenti, G. Bollani, F. Gabbrielli
DIP. SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE, SCIENZE RADIOLOGICHE E SANITÀ PUBBLICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA, DIP. SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE, SCIENZE RADIOLOGICHE E SANITÀ PUBBLICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA, HEALTH TELEMATIC NETWORK, HEALTH TELEMATIC NETWORK, CENTRO NAZIONALE PER LA TELEMEDICINA E LE NUOVE TECNOLOGIE ASSISTENZIALI, ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ

Durante il lockdown nazionale  (11/3-4/5/2020), l'epidemia di COVID-19 ha causato lo spostamento di risorse ospedaliere verso la gestione del paziente COVID+; negli ospedali si è assistito ad un progressivo calo degli accessi per infarto miocardico acuto ed aritmie. Al fine di verificare il ruolo della Telemedicina in questo contesto, abbiamo confrontato 6104 ECG registrati da 5000 farmacie, con i  17.280 ECG dello stesso periodo del 2019, valutati e archiviati nella piattaforma di telemedicina di Health Telematic Network (HTN), in collaborazione con il Dipartimento di Cardiologia dell’Università degli Studi di Brescia, Federfarma e Istituto Superiore di Sanità. Il dolore toracico è stato il motivo dell’esame in 298 pazienti (4,88%) vs  402  (2,33%) del 2019 (+109,86%). Di questi 118 in Lombardia, (39,50% dei totale), 36 in provincia di Brescia (30,50%) e 28 in provincia di Bergamo (23,73%). 8 ECG mostravano un quadro di STEMI, (2,68%), rispetto ai 7 STEMI (1,74%) rilevati nel 2019 (+ 54,17%). Tutti questi pazienti sono stati indirizzati urgentemente al Pronto Soccorso. Abbiamo rilevato FA in 344 pazienti (5,64%), vs i 393 (2,27%) del 2019, (+ 40,25%); 32 casi di  Flutter atriale (0,52%), vs i 25 (0,14%) rilevati nel 2019 (+  del 26,92%). Infine abbiamo riscontrato TPSV in 8 casi (0,13%), vs i 6 casi (0,03%) rilevati nel 2019(+ 23,07%). Nel periodo di lockdown, 384 pazienti (6,29%) sono stati inviati al pronto soccorso per tachiaritmia sintomatica, vs i 424 pazienti (3,47%)  del 2019(+ 55,16%). In Lombardia, sono stati segnalati 194 casi di tachiaritmia nelle farmacie territoriali (circa il 50,52% del totale in Italia), 93 nel bresciano (47,94%), 50 nella bergamasca (25,77%). Conclusioni: un elevato numero di pazienti con sintomi cardiovascolari ha preferito rivolgersi alle farmacie territoriali durante l’esplosione di COVID-19. La telemedicina ha consentito ai pazienti con STEMI di accedere rapidamente agli ospedali, evitando un grave ritardo diagnostico; una quota significativa degli accessi alle farmacie locali per il dolore toracico si è verificata nella regione più colpita dall'epidemia; il servizio ha inoltre permesso di indirizzare all'ospedale solo pazienti con tachiaritmie clinicamente rilevanti, evitando ritardo delle cure e accessi inappropriati. Ciò sottolinea come la rete di telemedicina fornita dalle farmacie possa diventare un importante strumento per il cittadino, a supporto dei servizi del Sistema Sanitario Nazionale italiano.