Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

C15

LA DISTANZA TRA RESIDENZA E CENTRO DI IMPIANTO INFLUISCE SULL'OUTCOME DEI PAZIENTI SUPPORTATI DAL DISPOSITIVO DI ASSISTENZA VENTRICOLARE SINISTRA? ANLISI DEL MULTICENTER ITALIAN STUDY ON RADIAL MECHANICALLY ASSISTED CIRCULATORY SUPPORT (MIRAMACS)

A. Lechiancole, A. Loforte, C. Trumello, M. Scandroglio, G. Gliozzi, M. Comisso, A. Iacovoni, A. Terzi, M. Maiani, F. Musumeci, M. De Bonis, D. Pacini, U. Livi
AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA FRIULI CENTRALE – OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA, S. ORSOLA UNIVERSITY HOSPITAL, SAN RAFFAELE UNIVERSITY HOSPITAL, SAN RAFFAELE UNIVERSITY HOSPITAL, S. ORSOLA UNIVERSITY HOSPITAL, SAN CAMILLO HOSPITAL, PAPA GIOVANNI XXII HOSPITAL OF BERGAMO, PAPA GIOVANNI XXII HOSPITAL OF BERGAMO, AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA FRIULI CENTRALE – OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA, SAN CAMILLO HOSPITAL, SAN RAFFAELE UNIVERSITY HOSPITAL, S. ORSOLA UNIVERSITY HOSPITAL, AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA FRIULI CENTRALE – OSPEDALE S. MARIA DELLA MISERICORDIA

Background: i pazienti con LVAD richiedono monitoraggio e cure continue e, poiché i centri di impianto (IC) sono più esperti nella gestione dei pazienti con LVAD rispetto ad altre strutture sanitarie, la distanza tra la residenza del paziente e l'IC potrebbe influire negativamente sui risultati.

Metodi: i dati dei pazienti dimessi dopo aver ricevuto un impianto di LVAD tra il 2010 e il 2021 raccolti nel database MIRAMACS sono stati analizzati retrospettivamente. La popolazione è stata suddivisa in due gruppi: A (n=175) e B (n=141), secondo una distanza tra la residenza del paziente e IC ≤ o > di 90 miglia. L'end-point primario era la libertà dagli eventi avversi (AE), un esito composito composto da morte, incidente cerebrovascolare, ricovero ospedaliero per emorragia gastrointestinale, infezione, trombosi della pompa o insufficienza ventricolare destra. Gli endpoint secondari erano l'incidenza di mortalità e complicanze. Tutti i pazienti sono stati seguiti regolarmente, secondo i protocolli dei centri partecipanti, mediante visite cliniche, telemonitoraggio e condivisione delle cure locali.

Risultati: le caratteristiche cliniche di base e le indicazioni per LVAD non differivano tra i due gruppi (figura 1). La durata media del supporto è stata di 25,5±21 mesi per il gruppo A e di 25,7±20 mesi per il gruppo B (p=0,79). A 3 anni, l'assenza di eventi avversi era simile tra il gruppo A e B (p=0,32, figura 2) e non vi erano differenze nei tassi di mortalità e complicanze correlate a LVAD (figura 2).

Conclusioni: la distanza dall'IC non influisce negativamente sui risultati, purché venga fornito un follow-up regolare e continuo. Il telemonitoraggio potrebbe offrire numerosi vantaggi, tra cui il rilevamento precoce delle complicanze e la valutazione continua delle condizioni del paziente e dei dati della pompa. Inoltre, sembrava ridurre l'ansia del paziente legata al dispositivo, aumentando la comunicazione diretta con il team VAD. D'altra parte, i programmi sanitari condivisi con le strutture locali rimangono un modo interessante per seguire il paziente, a condizione che siano disponibili risorse specifiche LVAD e personale qualificato. La diffusione delle conoscenze sull'assistenza specifica per LVAD è importante anche per far fronte a bisogni urgenti o emergenti nella popolazione in rapido aumento dei pazienti con LVAD, rafforzando le strutture sanitarie locali.