La tempesta elettrica (TE) è una condizione caratterizzata dal ripetersi di aritmie ventricolari maligne ed è associata a significativa morbilità e mortalità. Lo scopo di questo studio è quello di riportare gli interventi farmacologici e non farmacologici utilizzati per trattare la TE durante il ricovero in un centro di riferimento per le aritmie.
Metodi: Abbiamo esaminato i dati relativi ai pazienti ricoverati per TE nell'unità di terapia intensiva cardiologica (UTIC) del nostro centro nell’arco di di 6 anni. Dalle cartelle cliniche sono stati raccolti retrospettivamente i dati sui test diagnostici e le terapie utilizzate per gestire tali pazienti durante il ricovero.
Risultati: Durante il periodo di riferimento del nostro studio, 85 pazienti (86% maschi, età media 74±10 anni) sono stati ricoverati per TE nell'UTIC del nostro centro. Le caratteristiche cliniche, elettrocardiografiche, ecocardiografiche, e di laboratorio dei pazienti all’ingresso sono riportate nella Tabella 1. Venticinque pazienti presentavano disturbi elettrolitici che sono stati trattati con l'infusione endovenosa di potassio e/o magnesio. La maggior parte dei pazienti (53%) è stata trattata con almeno un farmaco antiaritmico somministrato per via endovenosa (Tabella 2). Il farmaco antiaritmico più comunemente utilizzato è stato l'amiodarone (38%). Venti pazienti (24%) hanno richiesto più di un farmaco antiaritmico somministrato per via endovenosa. Ventiquattro pazienti (28%) sono stati sottoposti ad angiografia coronarica e sette pazienti (8%) ad un intervento coronarico percutaneo (PCI). Venti pazienti (24%) sono stati sottoposti ad ablazione transcatetere della tachicardia ventricolare durante il ricovero, nessuno di questi ha necessitato anche di PCI. Sei pazienti (7%) sono deceduti durante il ricovero dopo 9±10 giorni dall'esordio della TE. La frazione di eiezione media del ventricolo sinistro dei pazienti deceduti era del 28% e nessuno di questi è stato sottoposto ad ablazione o PCI durante il ricovero.
ConclusioniIin un centro di riferimento per le aritmie, i pazienti ricoverati per TE vengono gestiti con un approccio globale che include più interventi farmacologici e non farmacologici. Il nostro studio conferma la prognosi infausta della TE nei pazienti ospedalizzati.