Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

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Cardiomiopatia ipertrofica e variante di MYBPC3 – Un caso clinico

Bianco Matteo Orbassano(Torino) – AOU San Luigi Gonzaga – SCDO Cardiologia | Nangeroni Giulia Orbassano(Torino) – AOU San Luigi Gonzaga – SCDO Cardiologia | Biolè Carloalberto Orbassano(Torino) – AOU San Luigi Gonzaga – SCDO Cardiologia

Introduzione: la cardiomiopatia ipertrofica è una patologia primitiva del muscolo cardiaco. Le forme sarcomeriche di CMP ipertrofica hanno frequentemente trasmissione autosomica dominante. Una mutazione patogenetica o verosimilmente patogenetica a carico dei geni codificanti per le proteine sarcomeriche è presente nel 30-60% dei casi. In questo lavoro presentiamo il caso di una famiglia affetta da CMP ipertrofica con una mutazione classificata di significato incerto a carico del gene MYBPC3. Caso clinico: il signor AA di 74 accedeva presso l’ambulatorio cardiomiopatie del nostro ospedale a giugno 2021 per peggioramento del compenso in cardiopatia a fenotipo ipertrofico. In anamnesi era riportato aumento degli spessori parietali del Vsn. fin dal 1985. Nel 2015 il paziente era stato sottoposto a impianto PM per BAV 2:1 sintomatico per sincopi e blocco di branca sinistro completo. Dal 2016 presentava fibrillazione atriale parossistica complicata da ictus ischemico nel 2019 in corso di INR subterapeutico. Non erano mai state eseguite RM cuore o valutazione genetica. Alla visita il paziente riferiva che una sorella (AG di 73 aa) aveva eseguito accertamenti T negative diffuse all’ECG con riscontro di lungo bridge miocardico dell’IVA, inoltre negava anamnesi familiare di morte improvvisa. L’ecocardiogramma mostrava Vsn. ipertrofico (SIV/PP 18/15 mm rispettivamente) con Fe 36%. Nel sospetto di una CMP ipertrofica sarcomerica veniva eseguito prelievo per test genetico (TruSight One Expanded Illumina) che mostrava due varianti di incerto significato in eterozigosi a carico dei geni CACNA1C – Calcium Voltage-Gated Channel Subunit Alpha1 C (c.2460G>C p.(Lys820Asn) e MYBPC3 (c.2030C>T p.(Pro677Leu). Dopo alcuni mesi, AG portava in visione esito di RM suggestiva per CMP ipertrofica variante apicale (figura 1), la consulente genetista consigliava quindi screening familiare il cui pedigree è riportato in figura 2. Tutti i portatori della mutazione di CACNA1C presentano fenotipo negativo. Il figlio di AG, IF di 56 aa, presenta RM compatibile con CMP in fase iniziale (figura 3) e suo figlio è in attesa di RM. Conclusioni: nella famiglia da noi presentata, la variante di MYBPC3 (c.2030C>T p.(Pro677Leu) appare correlata allo sviluppo di CMP ipertrofica sarcomerica. Studi di registro con ampia numerosità campionaria sono auspicabili per classificare correttamente le varianti di incerto significato, sempre più frequenti a seguito della notevole diffusione dei test genetici.