Introduzione
E ‘ noto che la fibrillazione atriale( FA) è responsabile del 20 % degli stroke ischemici , ma si riscontra anche negli ictus criptogentici,lacunari e con aterosclerosi delle grandi arterie. Tra gli accertamenti di base nella diagnostica dell’ictus ischemico, dopo un monitoraggio ECG per 48 h e’ raccomandato l’holter Ecg per almeno 24 h, che ha un potere diagnostico di ricerca di FA dall’ 1% al 5%. Ci si chiede pertanto se sia possibile orientarsi sulla possibile genesi cardioembolica dell’ ictus valutando il tipo di lesione ischemica cerebrale.
Metodi
Abbiamo considerato consecutivamente 256 pazienti ricoverati presso il Reparto di Neurologia di Piacenza per stroke ischemico od attacco ischemico transitorio da febbraio a dicembre 2022 che hanno posizionato l’Holter ECg da 24 h presso il nostro reparto di cardiologia valutando: la frequenza di FA, tachicardia atriale (TA) < 30 secondi , il tipo di lesione cerebrale riscontrata.
Risultati
Nei 256 pazienti , 149 (58%) maschi e 105(42%)femmine, con età media 77±19 anni e CHA2DS2VAS medio di 4 , la FA è stata trovata all’Holter ECG in 11 pazienti (3,9%) con età media di 84 anni, CHA2DS2VASC medio di 5. Sono state considerate a possibile genesi cardioembolica le seguenti lesioni cerebrali:Ischemie in territori cerebrali diversi, cortico-sottocorticali con o senza infarcimento emorragico, lesioni corticali multiple.Considerando le TAC/ RMN delle lesioni cerebrali acute dei pazienti con FA abbiamo riscontrato : 3 lesioni corticali di cui una con infarcimento precoce, 2 lesioni cortico sottocorticali senza infarcimento, 2 lesioni lacunari e 3 assenza lesioni .In 20 pazienti ( 8%) con età media 80 anni e CHA2Ds2VASC medio di 5 sono stati riscontrati gli episodi di TA. Le lesioni cerebrali riscontrate: 5 lacunari, 5 lesioni corticali in territori multipli , 5 cortico sottocorticale, 1 corticali, 4 assenti.La percentuale di pazienti con riscontro di FA aventi lesioni possibili per cardiembolismo è stata del 62%, e quella dei pazienti con TA del 55%.
Conclusioni
Il nostro studio conferma il basso potere diagnostico dell’holter ECg 24 h per la ricerca di FA, che si riscontra in pazienti piu’ anziani e con elevato CHA2DS2VASc. Un monitoraggio prolungato potrebbe essere considerato in pazienti con lesioni cortico sottocorticali con o senza infarcimento e con lesioni in piu’ territori sospette per cardioembolismo a cui si associano anche brevi episodi di TA all’holter ECG 24 h.