Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri

CONGRESS ABSTRACT

CONGRESS ABSTRACT

P22

UTILIZZO DEL LIFE-VEST IN PAZIENTE CON ELEVATO RISCHIO ARITMICO: ESPERIENZA DI UN CENTRO SPOKE IN PERIODO COVID-19

L. Corrado , L. Sena, M. Russo, G. Colangelo, A. Mazza, G. Riccio
PO VILLA MALTA – ASL SALERNO, PO VILLA MALTA – ASL SALERNO, PO VILLA MALTA – ASL SALERNO, PO VILLA MALTA – ASL SALERNO, PO VILLA MALTA – ASL SALERNO, PO VILLA MALTA – ASL SALERNO

Premessa: i pazienti con cardiopatia dilatativa di nuovo riscontro hanno un elevato rischio di morte improvvisa. Nel periodo COVID il follow-up di questi paziente è stato difficoltoso per la limitazione degli accessi in ospedale e per l'impossibilità di eseguire test con elevato potere decisionale (RM cardiaca) presso centri di terzo livello. Scopo: valutare l'utilizzo del Life-Vest nei pazienti con cardiopatia dilatativa di nuovo riscontro come sistema di protezione per una dimissione precoce e il relativo rapporto costo/beneficio in relazione ad un impianto precoce di ICD. Metodi: nel periodo COVID a 18 pazienti con cardiopatia dilatativa di nuovo riscontro (4 post ischemica e 16 a coro indenni), con elevato rischio aritmico per tachicardie ventricolari riscontrate al monitoraggio e aspetto ecocardiografico sfavorevole, è stato applicato un Life-Vest per il monitoraggio e la protezione rispetto ad eventuali tachicardie ventricolari minacciose per la vita. Ogni settimana è stata visualizzata da remoto la telemetria del paziente ed è stata eseguita una valutazione telefonica per le condizioni cliniche. A 30 giorni è stato eseguito un ecocardiogramma di controllo per valutare la FE e l'eventuale prosecuzione del monitoraggio. Risultati: Dei 18 pazienti (età media 59 anni) analizzati, 5 (28%) sono stati sottoposti ad impianto di ICD per il persistere della severa riduzione della FE a 3 mesi dalla diagnosi e 13 (72%) hanno normalizzato la FE (durata media follow-up 50 giorni); non vi sono differenze significative tra i gruppi con CMD post ischemica e non. Il costo per il noleggio del Life-Vest è di circa 4000 euro per 40 giorni e il costo medio per un impianto di ICD, considerando il device e i costi relativi alle giornate di degenza e utilizzo di risorse umane/supporto tecnologico avanzato, ammonta a circa 20700 euro. Considerando questi dati abbiamo osservato un risparmio di circa 261900 euro per 18 pazienti osservati. A questo risparmio va aggiunto quello relativo alla riduzione dei giorni di degenza (media 5 giorni) e ad eventuali interventi di sostituzione futura dell'ICD. Conclusione: Nei pazienti con cardiopatia dilatativa di nuovo riscontro ad elevato rischio aritmico l'utilizzo del Life-Vest riduce le giornate di degenza, permette di dimettere i pazienti in sicurezza e riduce il numero di impianti di ICD generando un cospicuo risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale.