La telemedicina (T) è divenuta ormai uno strumento operativo indispensabile per l’assistenza dei pazienti con cronicità in particolare per i pazienti con scompenso cardiaco (SC) cronico. L’attuale pandemia da Covid 19 ha accelerato lo sviluppo e l’applicazione di questa metodica nella pratica clinica quotidiana.. Molto limitate sono fino a oggi le valutazioni dei vantaggi e svantaggi della televisita da parte dei pazienti cardiologici. Allo scopo di valutare il gradimento e le criticità di questa metodica abbiamo somministrato un questionario di gradimento a 74 pazienti ( 49 maschi e 25 femmine di età media 75 anni) seguiti nel nostro ambulatorio.. Dei 74 questionari somministrati ne sono pervenuti 70. Alla domanda se l’inserimento della T avesse migliorato la qualità del servizio 43 pazienti (61%) hanno risposto molto, 24 pazienti (34%) sufficientemente e 3 pazienti (4%) per nulla. Alla domanda se l’organizzazione delle T fosse stata adeguata 50 pazienti (71%) hanno risposto adeguata, 19 pazienti ( 27%) sufficientemente adeguata e 1 paziente (1%) per nulla adeguata. Alla domanda riguardante le modalità di collegamento alla T per 54 pazienti (77%) sono risultate semplici, per 13 pazienti ( 18%) un po’ complicate e per 3 pazienti ( 4%) difficili, molto complicate. Alla domanda su cosa proporrebbe per migliorare il servizio 7 pazienti (10%) hanno risposto l’eventuale ampliamento di orario anche nel pomeriggio, 3 pazienti ( 4%) la dotazione da parte dell’ASL di dispositivi elettromedicali, 14 pazienti ( 20%) la possibilità di richiedere direttamente un appuntamento in T e 38 pazienti ( 54%) tutte le opzioni. Nel dettaglio 1 paziente ( 1%) ha richiesto sia l’ampliamento di orario pomeridiano che la dotazione di elettromedicali, 4 pazienti ( 6%) hanno richiesto sia l’ampliamento di orario pomeridiano che la richiesta diretta di appuntamento, 2 pazienti ( 2%) hanno richiesto sia la dotazione di elettromedicali che la richiesta diretta di appuntamento, 1 paziente ( 1%) non ha indicato alcuna opzione.. Infine, per quanto riguarda il grado di soddisfazione 45 pazienti ( 64%) si sono ritenuti totalmente soddisfatti, 22 pazienti ( 31%) parzialmente soddisfatti e 3 pazienti ( 4%) insoddisfatti. Conclusioni: la visita in T nel setting dei pazienti con SC cronico, pur con i limiti di una casistica limitata, è stata complessivamente bene accettata, di facile accesso e con qualche utile proposta operativa per le pubbliche amministrazioni.